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19/04/2016 00:00:00

Scrive Luca Stanislao Biondo su "La nostra Utopia"

La nostra Utopia - Sapete in certi momenti più o meno confusi, come credo faccia la maggior parte di noi mi fermo a riflettere, però la cosa strana è che non penso a come risolvere i miei reali problemi bensì penso a ciò che mi piace perché ritengo che la positività sia la via che conduce alla soluzione. Ora potrete ritenermi folle, però credo fermamente che la positività sia la soluzione al problema, gratificare se stessi e aumentare la propria autostima penso che sia la base del successo, inteso come realizzazione dell’essere. C’è una parola che da quando l’ ho acquisita nel “ mio vocabolario” mi ha affascinato più di tante altre, e questa parola è Utopia. Se cerchiamo Utopia sul dizionario ci viene sottolineato che il significato di tale termine è rivolto alla formulazione di un assetto politico, sociale, culturale e religioso immaginabile ma non raggiungibile. Allora fermandomi a riflettere su questo meraviglioso termine, che addirittura fu utilizzato come titolo dell’opera del filosofo Thomas More, mi sono reso conto che l’utopia non è altro che qualcosa che risiede dentro ognuno di noi e che solo la forza di volontà ci permetterà di raggiungere, non è altro che quel famoso obiettivo che alimentato dalla nostra ambizione ci imponiamo di raggiungere, sperando di realizzarlo, a qualsiasi costo. Confucio disse: “ Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai un giorno” parafrasando ha detto che dobbiamo ricercare e avverare ognuno la nostra utopia e cosi potremo essere ciò che abbiamo desiderato dunque credo che l’unico ostacolo che possa incontrare qualsiasi nostra utopia è la pigrizia che fa presto a trasformarsi in rassegnazione e di conseguenza non fa altro che diventare frustrazione. Ora ho deciso di rivelarvi non la mia utopia ma la Nostra utopia, un noi inteso come popolo che è anima di questa meravigliosa nazione, e per farlo partirò da un’ovvia considerazione seguita da un’ovvia domanda che potrete gentilmente rivolgere alle vostre, spero integerrime, coscienze: la maggior parte di noi si lamenta più o meno quotidianamente di chi ci governa ,dalle amministrazioni locali fino al governo nazionale, ma forse non ci chiediamo mai: chi li ha votati questi? Vi prego di non fare il triste errore di rispondermi/Vi che Renzi non l’ha votato nessuno perché vi risponderei che per Berlusconi, Prodi e company siete andati alle urne. Ora arrivo al dunque spiegando in cosa consiste la nostra Utopia: quanto sarebbe bello svegliarsi e trovarsi ad un comizio dove un gruppo di persone di tutte le età, dal più giovane al più anziano, liberi cittadini rappresentati della democrazia vi dicano che non sono lì perché sono di destra di sinistra o di centro ma sono lì perché vogliono essere al servizio del popolo, inteso non come una sola parte di esso, ma come una cosa intera bensì eterogenea e con un unico e sinergico intento di realizzare quello che dovrebbe essere un vero stato democratico dove la diversità non è altro che il carburante di questo motore inarrestabile. Ora dovrei forse dire, sfido a trovare qualcuno che non voglia questo ma ahimè quello che riesco a dire è che conosco molti, tanti che non vogliono tutto questo; signori miei come possiamo volere qualcosa senza sfruttare ciò che di buono già possediamo? Qualsiasi Utopia, Sogno o Obbiettivo che vogliamo raggiungere non piove dal cielo ne tanto meno è insito in ognuno di noi, solo ambizione e sacrificio ci potranno permettere di raggiungerli. Ma come posso chiedere di risvegliare, o addirittura suscitare, ambizione e sacrificio ad un popolo che ancora nel 2016 non sa o non vuole capire quant'è importante esercitare il proprio diritto al voto? Parliamo di un popolo, me compreso, che ha fatto sembrare stupido chi ha “perso” quella mezz’ora per recarsi alle urne ed esprimere, il più alto e solenne diritto che legittima la democrazia, il Voto: credo che davanti a tali lampanti dimostrazioni di piccolezza siamo ben lontani dal avverare la nostra Utopia ma siccome sono un folle positivista in grado di vedere il terreno fertile in una zona arrida allora vi dico che se tutti lo volessimo potremmo ambire, al costo di piccoli ma significativi sacrifici, alla realizzazione della nostra utopia, basta semplicemente essere consapevoli degli strumenti che possediamo oltreché essere animati da quella grande voglia di cambiamento che ci proietterà verso un progresso ed una crescita comune e solidale.

Luca Stanislao Biondo