Menomale che si dovevano votare solo debiti fuori bilancio, e tra l'altra neanche molto esosi.
43 euro, 70 euro, roba di poche decine d'euro, che in totale non arrivano neanche a coprire l'ammontare dei gettoni di presenza che verrano elargiti ai consiglieri. Ogni componente prende 99 euro lordi a seduta. Quella di ieri però ha palesato ancora una volta la mancanza di unità all'interno della maggtioranza.
I tutto mentre si doveva votare il debito fuori bilancio per l'acquisto della lapide commemorativa che è stata affissa nella sala consiliare il 25 aprile 2014 in commemorazione della Liberazione.
E proprio qui si palesa l'ennesima disunità della maggioranza, con l'opposizione che esce dall'aula e la seduta che viene sospesa. In aula infatti c'erano 17 consiglieri consiglieri, 10 dell'opposizione, e quelli della maggioranza che non sembravano molto attenti ai lavori.
Una volta votata la delibera si sono scaldati gli animi e la seduta è stata sospesa. Facce indignate dall'opposizione, facce smarrite dalla maggioranza. I ritardatari si chiedono cosa sia successo, compreso il vice sindaco Agostino Licari, unico componente della giunta presente. Molti consiglieri continuano a smanettare con lo smartphone come hanno fatto fino a quel momento.
Poi si riprende, mentre nel dietro le quinte i decibel aumentano, con la minoranza che rimprovera i colleghi di maggioranza.
Alla ripresa ci pensa Sturiano a riprendere il discorso, e a continuare la polemica affiorata nella pausa.
“E' ingiustificabile che bisogna sempre ricorrere al senso di responsabilità dell'opposizione. Su 17 consiglieri, solo 7 della maggioranza. Ogni volta devo rincorrere i consiglieri”, dice Sturiano al vice sindaco Agostino Licari, che annuisce e guarda i suoi consiglieri.
Poi sbrocca la Arcara, consigliera di maggioranza. “Non condivido il suo ragionamento presidente. I consiglieri fanno il loro dovere. La maggioranza spesso è latitante, ma il senso di responsabilità non è solo dell'opposizione”.
Ed ecco che Sturiano va verso la rottura. “La città ha dato una maggioranza a questo consiglio. Tutti siamo stati chiamati a rappresentare l'interesse dei cittadini. Ma non c'è una maggioranza che è in grado di assumersi le responsabilità. Una delibera firmata dal sindaco, su un debito fuori bilancio, in cui i consiglieri di maggioranza si astengono”. Poi il presidente del consiglio comunale lancia la sentenza. “Siamo arrivati alla frutta, alla frutta. Come possiamo affrontare degli argomenti più delicati?”.
E questo quando in questi giorni arriverà da ratificare l'accordo di programma sul porto, e poi atti propedeutici al bilancio, e le tariffe della Tari, la tassa sui rifiuti.
L'intervento di Arcara, non è piaciuto a Sturiano, e neanche all'opposizione. Tant'è che Giovanni Sinacori la prende come una sfida. “Se ci sfida non ci sono problemi, noi conosciamo i nostri doveri e i vostri diritti che avete cominciato a calpestare. Le delibere portano tutte le nostre firme. Abbiamo il diritto di esercitare la nostra azione politica”. Sinacori si arrabbia, “siamo in grado anche di fermarci a Piazza Loggia e dire alla città che la maggioranza non è in grado di portare avanti il governo della città. Una maggioranza di 19 consiglieri”.
Mentre Gandolfo lo corregge, “18 e mezzo”, e Ignazio Chianetta sorride.
Anche Aldo Rodriquez, del Movimento 5 Stelle, se la prende con la maggioranza che “mon si può reggere sui nostri voti. Poi il sindaco mi dà del populista. Io non lo sono, ho votato l'atto deliberativo con coscienza”.
Coglie l'occasione per il suo quotidiano attacco Rosanna Genna, mentre la Arcara si guarda intorno, “il sindaco deve fare una verifica della maggioranza. Arcara ci fa una ramanzina su quello che dobbiamo fare. Io sono pronta ad andarmene, questa opposizione è stata sempliciotta, vi ha dato una mano. Dove sono i vostri numeri?”.
Ivan Gerardi dice che non “accetta lezioni di responsabilità”
E per la maggioranza interviene Ginetta Ingrassia che ha il dente avvelenato con i suoi colleghi del Pd per i noti fatti del tesseramento. “Il senso della politica è smarrito da mesi. È da meno di un anno che siamo stati eletti, fin dalle prime battute non c'è stato il senso di appartenenza e di gruppo di questa maggioranza”. La Ingrassia sembra un elemento aggiunto dell'opposizione: “C'è poi una mancanza di programmazione, che porta a questa mancanza di comunicazione. Non mi ritrovo in questo modo di procedere”. Il riferimento è anche al Piano tariffario della Tari, che è arrivato alle commissioni ieri mattina.
La Arcara ha acceso la miccia alla minoranza, e cerca di riparare. “Ho voluto richiamare le regole costituzionali. Siete consiglieri comunali eletti a tutti gli effetti dai concittadini, ma senza ogni volta alzare il vessillo e dire che solo grazie a voi si può governare. Non è una sfida”.
Ma potrebbe esserlo con l'opposizione che potrebbe fare l'opposizione, e costringere la maggioranza a sbrigarsela da sola per la Tari e altri appuntamenti del genere. Lo fa intendere Flavio Coppola, “la vostra responsabilità è che dovrete votare questo aumento della Tari. Noi non ci prendiamo questa responsabilità l'aumento. Noi non ci saremo, se l'atto deliberativo sarà com'è. Cosa fate durante le riunioni di maggioranza? Discutete solo chi fare assessore? Noi non siamo funzionali al sindaco ma alla città”.
Letizia Arcara ha fatto arrabbiare l'opposizione inguaiando la maggioranza e l'amministrazione. Poi forse se ne rende conto. Dalla maggioranza nessuno la sostiene, nessuno apre bocca per difendere la consigliera. La Arcara si aspettava qualcosa di più e sottovoce dice ad Antonio Vinci “dì qualcosa, parla, parla”. Ma il capogruppo del Pd non le dà retta.
Si può continuare, con altri debiti fuori bilancio. Cose di poco conto, pochi spiccioli. Come di poco conto sta diventando questo consiglio comunale, e la politica marsalese, che però si potrà riscattare domani, con la seduta aperta sul porto.
Approda, infatti, in Consiglio Comunale la delibera riguardante la ratifica dell’adesione del sindaco all’Accordo di Programma per la realizzazione di un approdo turistico nel porto di Marsala denominato “Marina di Marsala” e per l’approvazione del Piano Regolatore Portuale in variante integrale al precedente.
Dopo la sottoscrizione dell’Accordo di Programma avvenuta con il Presidente della Regione Rosario Crocetta, che ha apposto personalmente la firma per conto dell’Amministrazione Regionale, l’atto deliberativo verrà illustrato alla Città, alle Autorità nazionali e locali che sono state appositamente invitate dal presidente del Consiglio Comunale Enzo Sturiano e a tutti i cittadini che vorranno intervenire, nel corso di una riunione di Consiglio Comunale che si terrà domani alle ore 16,30, a Sala delle Lapidi.
Una seduta di Consiglio “aperta” proprio per dare a tutti la possibilità di visionare il progetto ed esprimere soprattutto il proprio parere su un’opera (il cui progetto, com’è noto, è stato elaborato dalla Società Myr” ed ha avuto sin qui un iter abbastanza travagliato) destinata a cambiare “volto” non solo al porto privato, ma all’intera città.
Afferma il presidente Enzo Sturiano: “Abbiamo inviato una nota-invito a tutti i parlamentari nazionali e regionali eletti in provincia, alle massime autorità del territorio, al Prefetto, al Presidente del Tribunale, agli ex sindaci, alle Forze dell’ordine, alle associazioni di categoria, agli ordini professionali, alla Sovrintendenza, alla Rete Ferroviaria Italiana e via di seguito, in quanto vogliamo che ci sia massima trasparenza attorno ad un progetto imponente che verrà illustrato in aula anche attraverso la proiezione di slide e che prevede, come sappiamo, nuovi investimenti, nuovo lavoro e positive ricadute per l’indotto. Ed è proprio dal mare e dal Porto, a parere di questa Presidenza, che deve essere avviato il rilancio di questo territorio, con benefici per i diversi settori, dal turismo al commercio, all’agricoltura”.