Matteo Renzi torna in Sicilia per la quarta volta. "Sabato pomeriggio - scrive Renzi nella sua e-News - Sicilia: riapriamo una delle arterie a quattro corsie chiuse dopo i crolli degli scorsi mesi (ricordate gli impegni per rimettere a posto le strade in Sicilia?). Poi firmiamo il Patto per Palermo e il Patto per Catania, visitando entrambe le città". Il presidente del consiglio era stato in visita a Gela e Termini Imerese nel 2014. Poi era tornato a settembre a Palermo, a Brancaccio per l'inizio dell'anno scolastico e a Mondello in visita alla Mosaicoon e qualche settimana fa il suo arrivo a Lampedusa. Ora le due le tappe, a Palermo e Catania per utilizzare in modo efficente e veloce i fondi europei.
"Per troppi anni l'italia ha buttato via fondi europei - scrive Renzi - anche perché la riforma del titolo V e l'eccessiva frammentazione burocratica hanno impedito di spendere questi denari, che pure sono cruciali per la ripresa della nostra economia. Abbiamo cambiato metodo. Firmiamo degli accordi con le singole regioni e con le principali città del sud. Impegni scritti, reciproci. Così noi controlliamo loro, loro controllano noi: e i cittadini controllano entrambi. Si scrive cosa, quando, come, perché". Per Palermo e Catania accordi che prevedono risorse aggiuntive del governo ai fondi Ue a disposizione delle città per infrastrutture produttive e di interesse sociale. "Per Catania si parla di 700-750 milioni di euro, metà dai fondi Pon e metà governativi - spiega il sindaco Enzo Bianco - con interventi che riguardano teatri, musei ma anche la superstrada Catania-Etna".
Renzi spostandosi da Palermo a Catania taglierà il nastro del raccordo che da Caltanissetta arriva all'autostrada Palermo-Catania che fa parte del raddoppio della Caltanissetta-Agrigento. E su twitter il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone scrive "Matteo Renzi sabato in Sicilia firma Patto per Palermo e Catania grande impegno per la Sicilia e le sue infrastrutture".