E’ un vero e proprio pasticcio quello dei finanziamenti per i lavori nelle scuole della provincia di Trapani.
La Regione ha bocciato molte delle istanze arrivate dai Comuni per accedere ai fondi. E sono stati persi circa 11 milioni di euro in tutta la provincia. Lavori che rientravano nel piano triennale dell’edilizia scolastica bocciati dalla Regione perchè le istanze avrebbero avuto dei difetti di forma, errori nella presentazione, assenza di firme e allegati.
Un pasticcio che parte dai Comuni, da quanto si legge nelle motivazioni di esclusione evidenziate dalla Regione. Assessorati comunali e uffici non avrebbero tenuto conto di alcuni criteri, con sviste clamorose che fanno perdere milioni di euro di finanziamenti. Ma per i Comuni non è così.
Ad esempio a Marsala sono stati esclusi progetti per l’edilizia scolastica per oltre 5 milioni di euro, la cifra più alta in provincia di Trapani.
Dal settore Grandi Opere però dicono che la Regione ha commesso un errore di valutazione e che si ricorrerà al Tar.
Il dirigente Francesco Patti spiega che le istanze rientravano nell’”aggiornamento del Piano Triennale del fabbisogno regionale in materia di edilizia scolastica, che viene aggiornato regolarmente ogni anno”.
I motivi di esclusione delle iniziative proposte dal Comune di Marsala dall’inserimento nel piano triennale “sostanzialmente riguardano alcune dichiarazioni che, secondo i funzionari regionali che hanno esaminato le pratiche, non sono state allegate alla documentazione trasmessa”, continua Patti che ritiene che le “dichiarazioni sono state rilasciate secondo i format allegati all'avviso e riportano tutti i contenuti delle dichiarazioni richieste”.
Patti, per conto del Comune di Marsala, parla di “illegittimità dei motivi di esclusione” da parte della Regione presentando la richiesta di riesaminare la riammissione nell’elenco.
La Regione ad esempio contesta che mancano tutte le dichiarazioni del sindaco e del Rup per tutti i sei interventi nelle scuole richiesti. Nella nota inviata alla Regione firmata da Patti e dal sindaco Alberto Di Girolamo, invece, si dice che le firme ci sono e che in ogni caso la Regione doveva intervenire secondo il principio del “soccorso istruttorio” e segnalare cosa non andava nelle pratiche presentate. Poi per la Regione non era chiaro se i progetti fossero definitivi o esecutivi (quindi cantierabili). E questo anche perchè, come spiega il Comune, negli elaborati erano stati dichiarati “definitivi/esecutivi”.
I progetti per la regione non avevano la firma nè del progettista nè del Rup. Anche qui il comune tenta di spiegare che i progetti cartacei erano firmati, ma alla Regione sono stati trasmessi in formato originale su CD. Quindi non firmati.
E ancora la palestra del Liceo Classico, che per la Regione non può essere ammessa perchè “comunale”. Il sindaco e il dirigente però replicano che è un “edificio scolastico”. E poi il plesso Cosentino da abbattere e ricostruire, per la Regione non sono rispettati alcuni presupposti. Per il Comune sì.
Ora l’’amministrazione comunale di Marsala, esclusa dall’elenco, ha deciso di presentare ricorso al Tar per capire se c’è stato un errore da parte della Regione o del Comune.
Il Comune di Marsala non è stato l’unico ad essere stato escluso dal piano di edilizia scolastica. Ci sono infatti altri enti della provincia di Trapani a cui la Regione ha bocciato le istanze di finanziamento. Come il Comune di Castellammare che ha presentato l’istanza ma senza il Cd con i progetti. Per l’amministrazione “non c’è stata alcuna dimenticanza ma una precisa scelta ed anche una volontà oculata: quello regionale infatti, non era un finanziamento certo ma l'inserimento in una sorta di long list; precondizione per l'inserimento ed il successivo finanziamento - dichiarano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore Salvo Bologna- era l'aggiornamento dell'anagrafe scolastica in tempi brevissimi. Abbiamo presentato il progetto pensando ad una possibile proroga dell'aggiornamento ma così non è stato dunque non abbiamo ritenuto condizione utile seguire ancora l'iter perché sapevamo di non rientrare tra i pochi progetti che avrebbero ottenuto il finanziamento”.
Il piano di edilizia scolastica è stato annunciato dall’assessore regionale all’Istruzione Bruno Marziano nei primi giorni di Marzo e prevedeva l’assegnazione di 50 milioni di euro per i lavori nelle scuole.