In Sicilia, nel primo trimestre del 2016, hanno chiuso oltre 23 mila aziende. Il dato , è stato raccolto da Confimprese Palermo ed è stato presentato durante il primo meeting regionale dell’associazione, dal titolo “Sviluppo@zione – Strategie per il progresso della Sicilia”. “
Ammonta a 67 milioni di euro il valore dei titoli di credito protestati in Sicilia nel 2015: sono stati 68.679 tra assegni e cambiali. È quanto emerge da uno studio di Confimprese, condotta dal centro studi dell’associazione di categoria. I dati sono stati presentati a Palermo nel corso del primo meeting regionale di Confimprese.
Gli assegni protestati risultano pari a 11.414 (in media 38 assegni per ciascun giorno lavorativo) pari a 14 milioni 109 mila 253 euro; le cambiali protestate, invece, sono state 57.265 (192 al giorno), per un totale di 52 milioni 659 mila 748 euro.
Per Confimprese, si tratta di “un dato allarmante che riguarda non solo la Sicilia ma anche il resto d’Italia, che contribuisce ad alimentare un esercito di ‘invisibilì del credito – formato da cittadini e ex o aspiranti imprenditori – che spesso non potendo chiedere prestiti o finanziamenti attraverso i canali ordinari, si rivolge al mercato nero e parallelo dell’usura”.