Un’ opera d’arte che nasce da un progetto non è un ‘opera d’arte, allora è un bene la frantumazione e il trasformismo a più mani negli anni condotta da menti eccelse e da capitani illustri che come veri garibaldini hanno dormito e riposato ovunque.
Non l’avrei inaugurata, questa è la colpa che attribuisco all’amministrazione comunale, chi ha detto o deciso che l’opera è stata completata e con quale criterio, da chi?
(Avrei potuto addirittura mettere del mio (io), dopo che da trent’anni.. oltre agli zingari, parcheggiatori abusivi e mosche “cavaddrine” hanno collaborato a pieno titolo).
Per problemi economici o percettivi, o di osservazione?
Perché, il demanio ha detto basta?
E’ così che si completa un’ opera d’arte?
Anzi di attendere futuri interessati a metterci le mani e a manipolarla ancora:
a studiarne la contestualizzazione di ben altro che l’avrebbe completata e magari facendo ricerca nel riutilizzo di materiali donandogli quell’espressione antica, ma anche no.
Invece, immagino Garibaldi che si sconquassa dalle risate a vedere questo enorme bastimento o per meglio dire Jacket, lui, lui che ebbe regalata una cavalla storpia che chiamò: Marsala.
Altro che giubbe rosse.
Niente! E’ tutto da rifare, tranne il service point che spero duri almeno 30 anni, nel mentre presto assisteremo al varo senza inchino, così, tutti avranno modo di lamentarsi vedendola sparire dietro marettimo e ancor più distante Pantelleria con la speranza che non “arrocchi” lì, e che diventi col tempo arte effimera in viaggio.
Vito Trapani