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20/05/2016 06:30:00

Marsala. La crisi nella maggioranza. Sette consiglieri rompono col sindaco

 E' rottura tra un pezzo della maggioranza e il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo. Sette consiglieri comunali ieri si sono dichiarati battitori liberi, fanno parte della maggioranza ma con un duro documento si sono dissociati dalle scelte prese ultimamente dal sindaco. E per Alberto Di Girolamo si fa sempre più aspra la crisi politica che vive con una parte consistente della squadra che gli ha permesso di governare la città quasi un anno fa. La luna di miele è finita da tempo e gli screzi tra il sindaco e i suoi consiglieri in questo anno sono stati parecchi. Ieri la rottura quasi insanabile. La goccia che ha fatto traboccare il vaso la nomina del nuovo assessore della giunta Di Girolamo. La scelta, che da settimane non era più un mistero, è ricaduta su Rino Passalacqua, architetto, fedelissimo del sindaco, sostituisce Nino Barraco a due mesi dalle sue dimissioni. Passalacqua è stato scelto dal sindaco con lo stesso metodo usato lo scorso agosto per scegliere Barraco, ossia senza consultarsi con i suoi consiglieri. Ed è questo quello che contestano i sette inquilini di Sala delle Lapidi nel documento. Una parte consistente della maggioranza, a firmare il documento il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano, il vice Arturo Galfano, e poi Luana Alagna, Ginetta Ingrassia, Letizia Arcara, Oreste Alagna, Ignazio Chianetta (da poco arrivato in maggioranza aderendo al Psi).
Questa la nota.

Nulla quaestio, inffatti, sulla persona dell'architetto Passalacqua, stimato professionista e persona per bene, amico di famiglia di casa Di Girolamo . Quello che noi consiglieri di maggioranza contestiamo è il metodo politico adottato dal primo cittadino, che sembra aver dimenticato che la sua vittoria elettorale è frutto di una sinergia di forze politiche strutturate, animate dalla fiducia nella sua persona e dalla condivisione del suo programma elettorale, oggi più volte disatteso”.
Lo scorso lunedì, nel corso di una lunga riunione di maggioranza, non ci è stata data alcuna comunicazione sull'ultima nomina, della quale veniamo a conoscenza attraverso gli organi di stampa. 
Occorre precisare che finora non è mai stata avanzata alcuna richiesta di assessorati da parte di codesti Consiglieri Comunali, ma abbiamo soltanto manifestato la volontà di partecipare alla scelta, valutandone la competenza e il profilo professionale.
Non è la prima volta che il Sindaco e la relativa Amministrazione, non condividono e non dialogano sulle scelte programmatiche ma agiscono adottando un metodo autoritario e autoreferenziale. Più volte abbiamo richiesto una verifica politica, caduta nel vuoto anche per l' insensibilità di alcuni esponenti della maggioranza molto vicini al Sindaco.
Un' Amministrazione Comunale che pretende di trattare noi consiglieri di maggioranza come servi sciocchi di un sistema che di democratico ha ormai ben poco.
Non è più tollerabile che atti preconfezionati non preceduti da confronto e condivisione giungano in aula consiliare.
Ribadiamo che la questione è meramente politica e affermiamo che non è nostro intendimento passare all'opposizione solo per il profondo rispetto che portiamo ai nostri elettori. Dunque il nostro obbiettivo più che mai si conferma nella direzione della tutela e del superiore interesse della nostra città. 
Ciò tuttavia non ci esime dal non votare quegli atti che l'Amministrazione Comunale invierà o ha già inviato in estremo ritardo in Consiglio Comunale, soprattutto misure restrittive che penalizzano i nostri cittadini.
A tal proposito l'amministrazione potrà contare sui numeri di quei consiglieri comunali di opposizione che sono accorsi più volte in suo aiuto.
Una linea politica dura che vuole rimarcare l'importanza delle regole democratiche faticosamente conquistate e del principio di maggioranza.
Pertanto noi consiglieri sottoscrittori, memori del programma elettorale che abbiamo condiviso meno di un anno fa, voteremo gli atti solamente se lo riterremo opportuno e vantaggioso per la città, che siamo chiamati a rappresentare e tutelare, senza barattare il bene della nostra città con alcun tipo di accordo.

 

Il tutto è stato letto in aula ieri durante la seduta di consiglio comunale dalla consigliera Luana Alagna. La cosa ha sorpreso un po' tutti, ma c'è da dire che nel palazzo circolava da giorni la voce su un'azione plateale dei consiglieri. I “dissidenti” hanno annusato che l'aria che tirava non era buona, che il sindaco stava procedendo alla nomina del nuovo assessore senza essere interpellati. E si aspettava solo l'atto ufficiale, che è arrivato mercoledì pomeriggio. Allora si è deciso di mettere un punto. “Questo documento non significa che siamo fuori dalla maggioranza, ma che d'ora in poi voteremo gli atti per coscienza, non perchè siamo di maggioranza, non se ci vengono imposti dall'alto”, spiega Arturo Galfano. E i prossimi atti da discutere ad esempio sono quelli sul Piano d'intervento dei rifiuti. “Se l'amministrazione presenta l'ultimo giorno utile un piano che noi dobbiamo approvare così com'è e non mi piace io non lo voto”. E questo anche con il rischio di far prorogare il contratto con l'Aimeri Ambiente che scade ad ottobre. Poi c'è ancora il bilancio di previsione e il consuntivo. Per Di Girolamo non sarà un anniversario tranquillo, insomma. Può consolarsi con la nomina di Passalacqua che sostituisce Barraco dimessosi non senza polemiche. Il suo “non posso lavorare” è stato ripreso da diversi consiglieri in queste settimane. L'impossibilità di mettere mano a determinati progetti, all'andare dietro la lentezza dell'amministrazione ha fatto demordere il giovane assessore all'agricoltura.
Ieri in consiglio comunale ha ripreso la questione anche Enzo Sturiano, che non le ha mandate a dire al sindaco: “Il problema è politico, e nasce con le dimissioni di Barraco con delle dichiarazioni che sono un macigno per l'amministrazione e nessuno vuole sentire. Ho continuato a chiedere chiarimenti politici. Noi non siamo servi sciocchi. Sul piano economico finanziario c'è stata qualcosa di poco chiara che sto approfondendo. Chi ha indotto questo consiglio comunale a fare degli errori deve fare un passo indietro. Perchè questo significa non essere seri e non essere degni di amministrare questa città, anche se è il sindaco. Non sono attaccato alle poltrone, sono disposto a dimettermi, se il problema sono io sono disposto a mettere in discussione la mia posizione. E' un problema di rispetto”.
Sturiano si sfoga, a sentirlo in aula ci sono solo gli assessori Ruggieri e Angileri. Del sindaco nessuna traccia.
Nel frattempo dall'opposizione arriva il commento del movimento Progettiamo Marsala.

Il documento a firma di sette Consiglieri di maggioranza è la naturale conseguenza di un anno di sterile amministrazione Di Girolamo ma non ci appare un fulmine a ciel sereno.
Le dichiarazioni di autorevoli esponenti della coalizione che governa la Città all'indomani del gravoso aumento della TARI, che abbiamo decisamente criticato, apparivano infatti premonitrici di una possibile implosione della maggioranza.
E la nomina dell'Assessore Rino Passalacqua al posto del dimissionario Antonino Barraco, che ha lasciato la Giunta con motivazioni pesanti e realistiche sulle carenze di questa amministrazione, ha fatto risaltare lo scollamento tra le forze politiche a sostegno del Sindaco nonché tra queste e la squadra di governo.
Siamo convinti che tutto questo, comunque, potrà essere portatore di positività per gli interessi della Città.
Auspichiamo, infatti, che finalmente avremo un Consiglio comunale più libero da condizionamenti e da logiche di appartenenza.
I Consiglieri oggi firmatari potranno davvero, come noi abbiamo già fatto, valutare e votare gli atti deliberativi senza subire blindature ed imposizioni interne ed esterne.
Si riparta dunque valorizzando il ruolo propositivo oltre che di controllo del Consiglio Comunale, per sopperire alle manifeste carenze della Giunta municipale.
Noi saremo ancora “sentinelle” e forse non saremo più soli.