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26/05/2016 04:50:00

Castelvetrano, i volumi del Fondo Gentile saranno ospitati presso il Centro Basile

A Castelvetrano arriveranno gli oltre 10.000 volumi della Biblioteca filosofica di Palermo, che fu messa insieme da Giovanni Gentile e da altri soci fondatori di una “Società per gli studi filosofici” negli anni fra il 1909 ed il 1911. L’inestimabile patrimonio letterario sarà ospitato presso il Centro Culturale Giuseppe Basile che sorgerà presso il recentemente restaurato Convento dei Minimi che sarà inaugurato il prossimo 2 giugno. "Siamo di fronte ad un evento storico per la portata culturale dell’evento che renderà la nostra città meta di studiosi provenienti da ogni parte d’Italia- ha affermato il Sindaco-." Il Convento dei Minimi, che è ancora in fase di allestimento si candida a diventare un polo culturale e di ricerca tra più importanti del nostro Paese. 

  Per meglio comprendere l’importanza dell’arrivo a Castelvetrano del predetto fondo librario di seguito vi riportiamo gli interventi degli studiosi Nicola De Domenico e Salvatore Gaglio.  
“Nel gennaio di quest’anno 2016, il Centro Gentile ha preso l’iniziativa di rendere nuovamente accessibile agli studiosi un importante fondo librario, che, per singolari vicissitudini, fu per molti anni rinchiuso in un locale fatiscente e pericolante dell’Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Palermo. Si tratta degli oltre 10.000 volumi della Biblioteca filosofica di Palermo, che fu messa insieme da Giovanni Gentile e da altri soci fondatori di una “Società per gli studi filosofici” negli anni fra il 1909 ed il 1911. Furono acquisiti i libri e gli opuscoli della biblioteca privata di Monsignor Vincenzo di Giovanni (Salaparuta, TP, 1832 – 20 luglio 1903), storico della filosofia e della cultura siciliana nonché ordinario di Storia della filosofia nell’Università di Palermo prima di Giovanni Gentile. Oltre al lascito librario del Di Giovanni, Giovanni Gentile fece acquisire anche i libri del filosofo Francesco Fiorentino. Nella prima fase della sua attività la Società diretta da Gentile e animata da Giuseppe Amato Pojero acquistò senza badare a spese la letteratura filosofica più recente e, oltre l’italiana, segnatamente quella di lingua francese, tedesca ed inglese, realizzando quello strumento di lavoro che a Giovanni Gentile ed ai suoi allievi mancava a Palermo, dove la mancanza d’una biblioteca universitaria non era controbilanciata adeguatamente dalle risorse bibliografiche delle biblioteche Nazionale e Comunale. Annunciando la imminente pubblicazione dell’Annuario della Biblioteca filosofica, il 15 ottobre 1912, Giovanni Gentile avrebbe fatto un cenno breve ma eloquente all’impresa attuata in tempi rapidissimi: “La ‘Società per gli studi filosofici’, che ho l'onore di dirigere, [ha] fondata una Biblioteca, ricca di circa dieci mila volumi e di tutte le riviste filosofiche che si pubblicano in Europa e in America”. La biblioteca, dopo la sua istituzione, non registrò incrementi significativi, salvo che per alcuni settori non filosofici, né fu più aggiornata. Del resto Giovanni Gentile aveva lasciato Palermo per Pisa nel 1914 e la sua influenza diretta sulla società non era durata più d’un quadriennio.
Il recupero agli studi del patrimonio bibliografico della Biblioteca filosofica di Palermo, che è iniziativa della quale il Centro Gentile di Castelvetrano va fiero, si deve alla grande sensibilità dell’attuale direttivo (“Magistrato”) dell’Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Palermo, che ha messo a disposizione del Centro Gentile, per un tempo ragionevolmente lungo, i libri di cui si discorre, nonché alla costante, e direi tradizionale, attenzione per la cultura e per Giovanni Gentile delle amministrazioni comunali di Castelvetrano, l’ultima delle quali ha portato a compimento il restauro dell’ex Convento dei Minimi, che ha attrezzato adeguatamente per ospitarvi un importante patrimonio bibliografico ed archivistico. È in questa sede che verranno infatti ospitati e studiati i libri della Biblioteca filosofica, accanto agli archivi castelvetranesi, dei quali è curatore Francesco Saverio Calcara, vicepresidente del Centro Gentile. Nell’attesa di realizzare il passaggio della Biblioteca filosofica a Castelvetrano, che il Centro Gentile si accinge a supportare, desidero personalmente dare atto al Sindaco Felice Errante del fattivo interessamento, che, in tempi difficili se non tempestosi per l’Amministrazione comunale, ha dispiegato verso il progetto che iniziamo a realizzare, dopo avere raggiunto un accordo soddisfacente, sancito da una Convenzione, fra Comune, Centro Gentile ed Accademia di Scienze, Lettere ed Arti.”
  Prof. Nicola De Domenico, Presidente del Centro Internazionale di Cultura Filosofica “Giovanni Gentile” di Castelvetrano:  
“La convenzione tra l’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti di Palermo, il Comune di Castelvetrano e Il Centro Internazionale di Cultura Filosofica “Giovanni Gentile” prevede la custodia temporanea presso il Centro Culturale “Giuseppe Basile” del Fondo della Biblioteca Filosofica di Palermo. Il temporaneo trasferimento della Biblioteca, che avverrà in accordo con la Presidenza della Regione e della Sovrintendenza Regionale ai Beni Archivistici e Librari, si è reso necessario per la situazione di elevato pericolo in cui versa in particolare il soffitto di Palazzo De Simone, sede dell’Accademia, per il quale sono stati da poco avviati i lavori di restauro e messa in sicurezza da parte della Regione Siciliana.
La Biblioteca filosofica, divenuta Sezione filosofica dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti di Palermo alla morte del fondatore Giuseppe Amato Pojero (1940), oltre al prestigio internazionale goduto grazie al contributo scientifico dei suoi soci negli anni ‘20, va ricordata anche per la sua qualificatissima attività formativa, animata sempre dal fondatore fino alla sua morte.
Scrive la Prof. E. Giambalvo in un’esauriente memoria: “A parte la lettura e il commento di classici della filosofia, che del resto erano stati svolti anche durante il primo periodo, … risulta che, nell'arco di tempo che va dal 1927 al 1938, furono tenuti diversi corsi post-universitari di perfezionamento”. 
L’Accademia non può che augurarsi che l’impulso all’attività della Biblioteca conseguente alla nuova visibilità nel quadro delle iniziative promosse a Castelvetrano le permetta di riprendere un ruolo guida nella qualificazione culturale dei giovani studiosi siciliani sia sul piano nazionale sia su quello europeo.”