Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
11/06/2016 06:50:00

Marmo, Gaspare Cusenza premiato da Mattarella tra gli artigiani di qualità in Italia

Consegnati il 6 giugno 2016, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, i premi “MAM – Maestro d’Arte e Mestiere”, promossi dalla Fondazione Cologni Mestieri d’Arte in collaborazione con ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Un riconoscimento ai maestri d’arte – “artefici della bellezza italiana” – che si sono distinti per eccellenza in diversi campi dell’artigianato artistico, spaziando dalla ceramica alla gioielleria, alla pietra e arredo, dai metalli alla meccanica al mosaico, dalla pelletteria alla stampa d’arte al restauro, dai mestieri del teatro al tessile e non ultima l’enogastronomia. Questa prima edizione (la seconda è prevista per il 2018) ha visto premiati 75 professionisti «che si sono distinti per particolari meriti professionali e per l’attività svolta in favore della trasmissione del sapere», selezionati da oltre 40 esperti protagonisti del mondo dell’alto artigianato e dell’enogastronomia. Tra i premiati – qui l’elenco completo – Gaspare Cusenza di CusenzaMarmi, lo scenografo Dante Ferretti, Eugenio Monti Colla dell’Atelier Colla di Milano, Piero Nason di NasonMoretti, l’artista Gianluca Pacchioni, l’illustratore Antonello Silverini, la costumista Franca Squarciapino, e ancora il bartender Dom Costa, lo chef Gualtiero Marchesi e il maestro pasticciere Iginio Massari.

Con l’istituzione di questo tributo a Maestri spesso sconosciuti al pubblico, ma che fanno grande il nostro Paese costituendone una delle principali ricchezze, l’Italia colma il ritardo rispetto a nazioni come il Giappone e la Francia, dove l’attività di queste figure insigni nei mestieri alto-artigianali è promossa e onorata da tempo dai massimi livelli istituzionali.

Sculture preziose, pezzi unici che il tempo non scalfisce: nel favoloso mondo di Gaspare Cusenza, brilla il sogno di una vita trascorsa ad alimentare la professione della sua passione: La Pietra. Migliaia di creazioni artigianali nel lusso di un approccio estroso quanto affascinante. E per “l’artigiano” Gaspare oggi l’ennesimo riconoscimento al merito di un’eccellenza.

La “Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte” l’ha inserito tra i 75 maestri d’arte italiani, consegnandogli l’ambito riconoscimento MAM – Maestro d’Arte e Mestiere per essersi distinto nella sua opera preziosa. Gaspare Cusenza, da quasi 50 anni nella sua “Bottega Storica”, come fosse il primo giorno…
 

Gaspare Cusenza, Insieme a Giacomo Alessi premiato per la ceramica, sono gli unici siciliani ad aver ricevuto questo prestigioso ed esclusivo premio, riconoscimento per gli anni di impegno, sacrificio ed eccellenza nel mondo dell’alto artigianato.

Nato a Valderice (Trapani) nel 1945, inizia la sua attività nel 1970 aprendo un’azienda artigiana per la lavorazione artistica del marmo proprio a Valderice, nell’area dell’Agro ericino che da diversi secoli vede nell’estrazione e nella lavorazione del marmo una delle principali risorse economiche della zona.

Nel 1990, dopo 20 anni di esperienza nel settore decide di dare una svolta all’attività e assume nella propria bottega il maestro Umberto Craparotta, autentico artista nella lavorazione del marmo e custode delle antiche manualità dei cosiddetti «scalpellini trapanesi», ormai dimenticate dai marmisti. A metà degli anni 90 si specializza nella realizzazione di cosiddette «copie d’antico», cioè opere eseguite secondo lo stile del ’600, ’700, ’800.
Da questo interesse nasce la ricerca e la riscoperta di antiche tecniche e di antichi materiali caduti in disuso: riscopre ildiaspro e il giallo antico di Sicilia, la pietra «incarnata»; rivisita e rielabora il barocco siciliano specie nell’utilizzo dell’intarsio policromo all’interno delle chiese.
Negli anni successivi assume giovani apprendisti per trasmettere tecniche e segreti della lavorazione del marmo, convinto che la differenza stia proprio nel valore umano in grado di sfruttare nuove tecnologie per perfezionare la propria sapienza artigianale, con gusto attuale, mantenendo la centralità della mano dell’uomo.