Conclusi con relativo collaudo tecnico, i lavori che erano stati appaltati per un importo di 55 mila euro stanziati dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile, per il potenziamento e la ripulitura delle sorgenti naturali di Case Romane e Testa dell’Acqua. I lavori urgenti hanno permesso il ripristino e l’efficientamento delle sorgenti e relativa condotta adduttrice nella più lontana delle Egadi, con la sostituzione di oltre un chilometro di condotta, la ripulitura delle tre sorgenti, ossia “Testa dell’acqua” - la più importante come apporto idrico - la “sorgente del Gelso” e “sorgente Pelosa“, e la sostituzione di tutte le apparecchiature di manovra. Il ripristino delle sorgenti consente adesso da un lato una riduzione consistente delle navi cisterne in estate, e l’autonomia idrica dell’isola in inverno. L’attuale apporto di circa un litro e mezzo di acqua al secondo - dice il vice sindaco con delega alle frazioni, Vincenzo Bevilacqua - consente all’isola di essere autonoma per l’approvvigionamento idrico nei periodi di bassa stagione e di integrare soltanto nei mesi di maggiore afflusso turistico, luglio e agosto per la precisione, con l’arrivo di navi cisterna. L’acqua proveniente dalle sorgenti viene sottoposta a costante controllo sanitario da parte del Comune tramite una ditta abilitata e, infine, su richiesta degli abitanti di Marettino, è stato deciso di collegare direttamente con una condotta dedicata le sorgenti dell’isola con l’antica fontanella Pelosa e la Casetta dell’Acqua, che eroga abitualmente in modo gratuito acqua naturale e gassata“
"Così come la collocazione della Casetta dell'Acqua, oltre ad una intuzione si e' rivelata un successo e una grande opportunità - dice il sindaco, Giuseppe Pagoto - adesso il ripristino e il collegamento alle sorgenti della montagna di Marettimo rappresenta oltre che un segnale e un elemento di forte sostenibilità ambientale, anche un altro elemento che fa di Marettimo Isola meravigliosa, un modello ed una meta unica da visitare perché coniuga il mare ed una costa mozzafiato ad una montagna strepitosa con un intreccio di flora e fauna che non ha eguali. Con il privilegio di poter utilizzare adesso anche l'acqua delle sorgenti locali che crediamo abbia pochi altri esempi nel Mediterraneo".
Chiesa Sant'Antonio - Ha riaperto ieri, con una cerimonia preceduta dalle note della banda musicale dell’isola, la chiesetta di Sant’Antonino a Favignana, rarissimo esempio di edificio sacro in stile art nouveau, che la Banca di Credito Cooperativo “G. Toniolo” di San Cataldo nel dicembre di tre anni fa ha donato alla Diocesi. La riapertura è fissata per le ore 18, e per tutta l’estate si potrà visitare tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 22. L’edificio di culto, legato alla devozione della marineria dell’isola e alla munificenza della famiglia dei Florio, grandi mecenati dell’arte, ha costituito un presidio di speranza e di fede delle marinerie e delle loro famiglie.