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07/07/2016 02:00:00

Asili nido a Trapani. Avviato il bando per l'accesso al servizio spazio gioco pomeridiano

A Trapani sono aperte le iscrizioni per l'accesso al servizio Spazio Gioco pomeridiano presso gli asili nido. Progetto dei PAC Infanzia presentato dal Comune di Trapani in qualità di comune capofila del Distretto socio-sanitario D50. Il servizio si pone l'obiettivo di essere strumento per potenziare e rendere più flessibile la presa in carico dei bambini favorendo la conciliazione fra lavoro e carico di cura per le famiglie.
Il servizio è destinato a un numero massimo di utenti compatibili con la ricettività delle strutture di età compresa tra i 18 mesi ed i 36 mesi residenti nel Comune di Trapani e nei comuni del Distretto D50, con precedenza dei primi rispetto ai secondi. Sarà attivato presumibilmente il 1° agosto 2016 e si concluderà entro il 30 giugno 2017, salvo ulteriore proroga da parte del'ADG (Autorità di Gestione, Ministero dell'Interno, Fondi PAC). La data di avvio del servizio potrebbe subire variazioni legate ai tempi di espletamento della procedura di individuazione del soggetto cui affidare la gestione del servizio. L'attività si svolgerà presso i locali degli Asili Nido Comunali che saranno successivamente individuati fino a capienza massima consentita, per 6 giorni a settimana e per 5 ore al giorno.
Per richiedere l'iscrizione al servizio Spazio Gioco per bambini, le famiglie dei minori devono presentare istanza, entro le ore 12.00 del 31/07/2016 su apposito modello Allegato "A" di istanza di accesso al servizio "Spazio Gioco", all'Ufficio Protocollo Generale del Comune di Trapani. Il modello "A", l'avviso e il disciplinare si possono scaricare dal sito del comune www.comune.trapani.it o ritirare presso gli uffici Servizi Sociali-Pubblica Istruzione, Via Libica, 12, Trapani. 

Bando per l'assegnazione delle Borse di Studio - E' aperto il bando per l'assegnazione delle Borse di Studio per l'anno scolastico 2015/2016 in favore degli studenti appartenenti a famiglie che versano in condizione di svantaggio economico e che frequentano la Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado. L'istanza, unitamente agli allegati richiesti, dovrà essere presentata dai genitori degli studenti direttamente presso l'Istituzione Scolastica, improrogabilmente entro il 30 Settembre 2016 e si ricorda che per essere ammessi al beneficio la spesa effettivamente sostenuta non potrà essere inferiore ad € 51,64 e dovrà essere stata sostenuta nel periodo compreso unicamente tra il 1 settembre 2015 e il 30 giugno 2016. Possono accedere al beneficio i soggetti in possesso di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.) non superiore a € 10.632,94 redatto sulla base dei redditi conseguiti nell'anno 2014. Tale situazione economica equivalente è determinata con le modalità previste ed è valida quella rilasciata dopo il 15 Gennaio 2016. La modulistica è scaricabile dal sito del comune www.comune.trapani.it

Raccolta firme per abrogare quattro norme previste nella “Buona scuola” - Conclusa con successo la raccolta firme, promossa da un comitato a cui ha aderito anche la Flc Cgil, per l’abrogazione di alcune norme contenute nelle legge sulla “Buona Scuola”. In provincia di Trapani i quattro quesiti referendari hanno ottenuto circa 3400 firme ciascuno, mentre a livello nazionale è stato raggiunto il quorum delle 500 mila firme che rendono, così, valido il referendum.
In particolare, con i quesiti è stato chiesto di abrogare quattro norme della legge 107 del 2015, ovvero cancellare gli ampi poteri concessi ai dirigenti scolastici, il cosiddetto bonus scuola per le private (in palese contraddizione con quanto recita la Costituzione), l’istituzione dei comitati di valutazione e l’obbligatorietà delle ore di alternanza scuola-lavoro.
“Questa riforma – dice il segretario della Flc Cgil di Trapani Ignazio Messana – sacrifica il ruolo della scuola pubblica piegandola a logiche di comando ed economiche. L’esito della campagna referendaria testimonia il fermo dissenso del mondo della scuola pubblica, delle famiglie e dei cittadini nei confronti di norme che non rappresentano di certo una buona scuola, ovvero un’istituzione democratica e coerente con i valori costituzionali ”.