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12/07/2016 08:23:00

Rifiuti, che caos: Marsala torna a conferire a Trapani. Ieri la protesta dei Sindaci

14,00 -  Il presidente delle Regione siciliana, Rosario Crocetta, comunica che in data odierna tutti i comuni siciliani hanno conferito nelle discariche autorizzate. In particolare la discarica di Sicula trasporti ha fatto in conferire oggi 350 automezzi, e "attualmente non c'è alcun compattatore in attesa di conferimento. Coloro che hanno straparlato, sono serviti e i gufi hanno avuto torto. Si è trattato di un'ignobile speculazione, derivata da problema organizzativo connesso alla tardiva comunicazione da parte della Rap dell'impossibilitá di procedere nelle misure richieste di biostabilizzazione dalla Regione, che ha determinato un problema organizzativo. Con le misure dei prossimi giorni e i provvedimenti sulla differenziata, dimostreremo che nonostante le difficoltà ereditate dal passato, governiamo
processi difficili con decisione e determinazione". Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.

 07,00 - "Abbiamo disposto una nuova ordinanza che prevede che tutti i comuni della Provincia di Palermo conferiscano i rifiuti alla discarica di Bellolampo. L'ordinanza avrà efficacia da venerdì: in questi tre giorni collocheremo gli impianti". L'ha detto il governatore della Sicilia Rosario Crocetta in conferenza stampa a Palazzo d'Orleans parlando dell'emergenza rifiuti. Nella stessa ordinanza è previsto che da sabato Marsala torni a conferire a Trapani nella discarica di Borranea. "Invito tutti a una sana collaborazione ho appreso che la Rap ha cambiato posizione e questa mobilitazione dei sindaci ha contribuito", ha aggiunto. "La soluzione unica per superare queste criticità è aumentare la differenziata" ha sottolineato Crocetta secondo il quale "la questione dei termovalorizzatori va discussa con i sindaci, ovviamente stiamo valutando altre tecnologie. Nel bando che predisporremo - ha concluso - non indicheremo solo manifestazioni di interesse sulla termovalorizzazione ma anche su qualsiasi altra tecnologia alternativa".

CRISTALDI. “E’ evidente che, al di là della dura frizione tra i comuni e il Governo regionale, resta in piedi la drammaticità della situazione rifiuti con irreparabili danni di immagine per la Sicilia e per quei comuni che hanno avviato una seria politica di sviluppo turistico”. Lo ha detto il Sindaco della Città di Mazara del Vallo e già Presidente dell’Ars, on Nicola Cristaldi“E’ altrettanto evidente – ha continuato il Primo Cittadino – l’irresponsabilità del Presidente della Regione e di quanti lo affiancano in una problematica nella quale presunzione e assenze di idee stanno portando a condizioni deliranti. Piuttosto che lanciare accuse contro chiunque – ha concluso Cristaldi -, il Presidente della Regione si arrenda, consegni le armi e lasci ad un commissario il compito di individuare discariche idonee e di avviare seriamente una politica di utilizzo dei rifiuti come materia prima per la produzione di energia”.

CALATAFIMI SEGESTA.  Mentre in tutta la Provincia di Trapani e la Sicilia continua l’emergenza rifiuti, l’amministrazione comunale di Calatafimi Segesta, dalle parole passa ai fatti e lo fa adottando “la linea dura contro chi contravviene alle regole in fatto di differenziata”. Ieri per i calatafimesi è stata la giornata dei controlli a tappeto. Operatori ecologici e vigili urbani hanno infatti ispezionato i sacchetti di spazzatura che penzolavano dai balconi pronti per essere ritirati dalla ditta Agesp di Castellammare del Golfo, che da tempo effettua la raccolta dei rifiuti solidi urbani e differenziata, in tutto il territorio di Calatafimi Segesta. “Un controllo doveroso – ammette il sindaco Vito Sciortino – per evitare che qualcuno disattendendo alle regole della differenziata, provochi danni ad altri cittadini. Si sa infatti che l’aumento dei costi finali poi sarà a carico dei contribuenti e dunque di tutti i calatafimesi. Con questo atto vogliamo solo cercare di mettere sulla buona strada i soliti <irriducibili> che ancora non hanno capito il valore della differenziata e quanto questa si importante per mantenere pulita tutta Calatafimi. A qualcuno potrà sembrare un atto spropositato, ma vedendo ciò che accade in moltissime altre città dell’isola, dove cumuli di spazzatura fanno bella mostra di se lungo le strade con buona pace di chi arriva in vacanza – sono convinto conclude il sindaco Sciortino – che i miei concittadini non se la prenderanno”.

 

CINQUE STELLE. «Spedizione dei rifiuti fuori dalla Regione per un tempo limitato,differenziata spinta in tutti i Comuni e via alla costruzione di impianti di recupero e compostaggio» È la ricetta del Movimento Cinque Stelle per uscire dall’«emergenza rifiuti», che ieri ha scatenato la protesta dei sindaci siciliani che hanno manifestato davanti a palazzo d’Orleans con alcuni autocompattatori con la scritta «Rifiutiamo Crocetta». Tra loro anche il neo Sindaco di Alcamo Domenico Surdi.  «Non passi il messaggio - ha detto il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque - che l’emergenza è colpa dei sindaci, che sono le prime vittime di questo sistema. Se non possiamo conferire i rifiuti in discarica non è certo colpa nostra, ma di chi aveva il compito di evitare che si arrivasse a questo punto». «La spedizione dei rifiuti - dicono i parlamentari pentasellati - è una sconfitta, che tra l’altro finirà col gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini. Ma, considerata, la situazione attuale, al momento non c’è altra soluzione. Da accompagnare, però, con l’avvio immediato della costruzione degli impianti e con una raccolta differenziata spinta. La verità è che questa classe di politici è totalmente inadeguata, specie sul versante rifiuti, dove ha sbagliato il possibile e l’impossibile. Devono andare tutti a casa».

FARAONE. “Siamo pronti a commissariare la Regione”. Le parole sono del sottosegretario Davide Faraone, che entra a gamba tesa sul disastro rifiuti in Sicilia. “Un eventuale commissariamento del settore dei rifiuti in Sicilia – ha detto - avrà tempi brevissimi. Tutto dipenderà dalle misure che riusciranno ad applicare enti locali e Regione e se riusciranno ad osservare il cronoprogramma stabilito”. “Se la classe dirigente siciliana è in grado di rispettare quelle scadenze – incalza Faraone - portando i rifiuti fuori dalla Sicilia e di dar vita a un ambito unico e una nuova normativa, bene, se non è in grado saremo noi a sostituirla con il commissariamento. Delle liti tra Orlando e Crocetta, non importa a nessuno o sono in grado entrambi di mettere in campo politiche utili o sarà il governo nazionale a farlo, così come è avvenuto per il bilancio, per la questione della condotta idrica di Messina; tutte le volte che c'è stato un ritardo da parte della classe politica locale il governo nazionale è intervenuto in via sostitutiva. Spero non si debba arrivare a questo”.

IL PIANO RIFIUTI. "E' ora di smetterla con la bufala costruita ad arte secondo cui la Sicilia non ha un piano regionale per i rifiuti. Il piano esiste, dotato di tutti i pareri ed approvazioni, compreso quelli del Governo nazionale ed è pubblicato sul sito della Regione Siciliana. Il Piano, elaborato dal Governo Lombardo è esecutivo già dall'estate del 2012, ma questi ultimi quattro anni hanno visto il nuovo Governo regionale e il PD lavorare perché quel piano non venisse attuato, creando le condizioni per l'attuale ennesima emergenza nel tentativo forse di aprire le porte a progetti ed interessi che poco hanno a che fare con la soluzione dei problemi." A ricordarlo è Roberto Di Mauro, deputato del MpA all'ARS che cita il Piano approvato con Decreto del Ministero dell'Ambiente l'11 luglio 2012, rimasto però lettera morta dopo l'insediamento del Governo Crocetta. "A chi oggi continua a parlare di "decennali carenze" della Regione, - prosegue Di Mauro - credo opportuno ricordare che proprio fra il 2011 e il 2012, opponendosi strenuamente al piano che voleva basare tutto sulla termovalorizzazione dei rifiuti, il Governo Lombardo avviò quella che avrebbe potuto essere la soluzione definitiva dei nostri problemi, con progetti, impianti e tempi adeguati." "Se per motivi politici il Governo Crocetta non voleva attuare quel piano, ha avuto tempo e numeri per farne un altro. Ma se oggi ci troviamo in questa situazione è perché in questi anni da un lato si è omesso di dare attuazione a quanto era stato previsto ed approvato e dall'altro non si è messa mano ad alcuna altra soluzione credibile; come se in realtà, da parte del Governo, vi sia stata l'intenzione di mantenere la situazione di precarietà ed emergenza, per interessi che sono probabilmente inconfessabili." Il Piano approvato dal Ministero dell'Ambiente è online con tutti gli allegati sul sito della Regione Siciliana La sua sintesi non tecnica è online e disponibile cliccando qui.