Hashish detenuta per “uso terapeutico”. E per questo assolto. E’ quanto ha sentenziato il giudice monocratico Matteo Giacalone per Giovanni Sorrentino, 61 anni, di Gibellina. Il giudice ha accolto la tesi dell’avvocato difensore Calogera Falco, che ha sostenuto, suffragata da pareri medici, che la droga era detenuta per “uso terapeutico”. Nel novembre 2012, i carabinieri avevano sorpreso il Sorrentino in possesso di 94 grammi di hashish. “E’ una sentenza certamente innovativa – commenta l’avvocato Falco - in quanto l’ingente quantità poteva lasciare presagire che l’imputato la detenesse ai fini di spaccio. Tuttavia, l’unicità del blocco di hascisc, lo stato di tossicodipendenza e soprattutto la presenza di un grave quadro clinico in capo all’allora arrestato, che non può fare uso di antidolorifici, per fare fronte ai dolori da cui questi è affetto quotidianamente, hanno convinto il giudicante ad assolverlo con la più ampia formula perché il fatto non costituisce reato”. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna di Sorrentino a due anni di carcere.