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13/07/2016 08:04:00

Rifiuti, alta tensione a Trapani e Mazara. Marsala, domani niente Rsu

17,00 - Ricapitoliamo quello che sta succedendo. I Comuni della provincia tornano a conferire alla discarica di Trapani, ma tutti avranno un carico massimo di rifiuti che possono portare che è inadeguato alle esigenze. Marsala ad esempio ne potrà conferire 45, ma in realtà la città ne produce 80. E il resto dell'immondizia? Rimarrà non raccolta in strada...Ma è chiaro che in questo modo in pochi giorni la situazione si aggraverà, come già sta succedeno a Mazara. Nel frattempo per domani non ci sarà la raccolta a Marsala per un ulteriore problema tecnico. 

16,00 “La decisione di sospendere la raccolta dei rifiuti a Marsala è la conseguenza di un disastro annunciato. La città paga colpe di altri: stiamo parlando, infatti, di uno dei centri siciliani più virtuosi con livelli di differenziata al 50%. E’ ingiusto che le conseguenze di un’emergenza nata altrove si scarichino su chi in questi anni ha fatto di tutto per ottimizzare il servizio di raccolta e smaltimento”. Lo dice Antonella Milazzo, parlamentare regionale del PD, a proposito della decisione di sospendere per la giornata di domani, giovedì 14 luglio, il servizio di raccolta RSU a Marsala, a causa dei problemi nella discarica di Lentini dove attualmente vengono conferiti i rifiuti provenienti dal centro del Trapanese.

“Fino ad oggi – prosegue Milazzo – il sindaco Di Girolamo e la sua amministrazione hanno fatto di tutto per fronteggiare l’emergenza, ma adesso la situazione ha superato i livelli di guardia. E non basta certo la disponibilità della discarica di Trapani ad accogliere parte dei rifiuti di Marsala, per risolvere il problema. E’ indispensabile che l’assessore regionale all’Energia Vania Contrafatto e il presidente della Regione Rosario Crocetta individuino soluzioni definitive per superare una volta e per tutte l’emergenza rifiuti in Sicilia e, nel frattempo, per non penalizzare le città che hanno rispettato gli obiettivi sulla differenziata”.

15,00 - Dal Comune di Marsala arriva la conferma di quanto riportato da Tp24.it, ovvero che domani non ci sarà la raccolta dei rifiuti solidi urbani in città. “Fino ad oggi avevamo garantito il servizio, ora dobbiamo affrontare la questione di giorno in giorno. Il problema è generale nell'intera Sicilia, con i rifiuti che non possono essere conferiti nelle discariche perchè intasate. Adesso anche Marsala deve fermarsi nella raccolta dell'RSU ed invito i cittadini alla più ampia collaborazione per non creare problemi di igiene pubblica”. Questo l'appello che lancia il sindaco Alberto Di Girolamo che  – nel corso di una riunione di Giunta allargata a dirigenti e tecnici comunali – ha preso la sofferta decisione di informare la cittadinanza che non ci sarà raccolta dell'indifferenziato nella giornata di domani, giovedì 14 luglio. In particolare, l'invito a non esporre l'RSU riguarda le zone nord e sud del territorio comunale, Limitatamente al rifiuto secco (indifferenziato-rsu), pertanto, domani non sarà effettuata la raccolta. L'invito che l'Amministrazione comunale rivolge ai cittadini è, altresì, quello di essere più scrupolosi del solito nella ripartizione delle tipologie di rifiuto al fine di ridurre ulteriormente la sezione indifferenziata.

Nei giorni scorsi, il Comune di Marsala era stato autorizzato dalla Regione a conferire nella discarica di Lentini. Da ieri, però, presso la stessa discarica i camion colmi di rifiuti sono fermi e incolonnati, in attesa che si sblocchi la situazione. Da venerdì 15, la nuova autorizzazione dalla Regione consentirà di scaricare i rifiuti a Borranea (Trapani) ma, intanto, l'Amministrazione Di Girolamo ha dovuto momentaneamente sospendere il servizio di raccolta RSU. La cittadinanza sarà informata degli ulteriori sviluppi.

 

13,30 - Giunge notizia che domani a Marsala ci saranno parecchi disagi sul fronte della raccolta dei rifiuti perché Aimeri non potrà garantire la raccolta RSU, cioè dei Rifiuti Solidi Urbani. Forse si potrà fare solo il centro storico. A Mazara del Vallo, intanto, il Sindaco Nicola Cristaldi chiede addirittura l'intervento del Ministro dell'Interno Alfano:

 "L'ultima decisione del Presidente della Regione, di diminuire ulteriormente il quantitativo di rifiuti da conferire in discarica, rischia di far alzare ancora di più il tiro della protesta con l'incremento di spazzatura bruciata per le strade e l'amplificarsi di odori nauseanti che stanno portando all’esasperazione la popolazione mazarese. Per questo ho ritenuto necessario chiedere l’intervento del Ministro dell’Interno affinché si possano mantenere l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nel territorio di Mazara del Vallo”.
 

"A seguito della mancata rimozione dei rifiuti – ha proseguito Cristaldi – la già grave situazione igienico-sanitaria del territorio si sta aggravando ulteriormente. La popolazione è al limite della sopportazione e si registrano ormai frequentemente manifestazioni di protesta e atti vandalici che provocano incendi di rifiuti e dei cassonetti con gravi danni anche dal punto di vista ambientale. Nonostante le nostre ripetute note nelle quali abbiamo più volte ribadito che il quantitativo di rifiuti per il quale siamo stati autorizzati a conferire nella discarica di Trapani con ordinanza 5/rif, era insufficiente rispetto al quantitativo giornaliero prodotto - ha aggiunto Cristaldi - da ieri siamo giunti al paradosso che tale quantitativo è stato addirittura diminuito. La produzione giornaliera di rifiuti nella nostra Città in questo periodo è di 80 tonnellate e siamo stati autorizzati a conferirne 40, una decisione, quella del Presidente della Regione che pare una vera e propria provocazione per l’intera Città”.

08,00 -  Sempre alta la tensione a Trapani e provincia sul fronte dei rifiuti. Il Governo Crocetta ha autorizzato di nuovo i Comuni a conferire nella discarica del Comune di Trapani, in contrada Borranea, ma con modalità discutibili, come fa notare, citando il caso di Mazara del Vallo, il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle, Sergio Tancredi:

A causa della Disposizione Attuativa n.26, dell'11 Luglio 2016, la città di Mazara del Vallo potrà conferire al massimo 40 tonnellate di rifiuti al giorno presso l'impianto sito nel comune di Trapani, tonnellaggio di molto inferiore alle 61,74 tonnellate al giorno, imposte dall'ordinanza del 7 Giugno scorso del Presidente della Regione, che ha portato alla grave situazione di emergenza igienico sanitaria che ha vissuto la città nell'ultimo periodo.

Non è pensabile in pieno periodo estivo, ridurre il conferimento di una città già messa alle corde dall'ultima ordinanza in materia di rifiuti, riducendo ulteriormente il quantitativo di conferimento, e di fatto abbandonando un territorio in queste condizioni, con una bomba ecologica pronta ad esplodere nei prossimi giorni, che mette a repentaglio la salute sia di tutta la cittadinanza che dei turisti.

In un sistema ormai al tracollo e totalmente fallimentare della gestione dei rifiuti, l'unica via da seguire è il rispetto delle normative europee che indicano il 2020 come l'anno zero per la gestione dei rifiuti, visto che è prevista la chiusura sia delle discariche che degli inceneritori.

Una risoluzione europea indica chiaramente che entro il 2020 dovranno chiudersi sia le discariche che gli inceneritori, e assistiamo ancora nel 2016, allo scarico di responsabilità di una classe politica che non considera la “raccolta differenziata” la via maestra da seguire, ma discute di incenerimento dei rifiuti nella nostra terra.
Da tempo si è compreso che il futuro della nostra società passa dal rispetto dell'ambiente da parte della stessa.

Bisogna prendere coscienza che l'unico percorso da seguire è quello dei “rifiuti zero” , abbandonando l'idea delle discariche o del possibile incenerimento dei rifiuti, con ciò che ne consegue in termini di inquinamento ambientale.

Bisogna mettere in campo sistemi per azzerare i rifiuti, riutilizzare, riusare e riciclare tutto, introdurre una “tariffa puntuale” (chi più inquina o produce rifiuti più paga), e organizzare la raccolta porta a porta con la tracciabilità dei sacchetti.
Solo così avremo città pulite, periferie pulite, falde acquifere al sicuro e l'indipendenza da discariche e da inceneritori con aria pulita e niente diossina.

 

CRISTALDI. Ancora più duro il Sindaco di Mazara Nicola Cristaldi: "Adesso si è passato ogni limite sino ad ipotizzare che il Presidente della regione si prenda gioco dei sindaci che si trovano in prima linea sulla questione rifiuti in Sicilia".

"E' di stamani - ha continuato il Primo Cittadino - la direttiva del Presidente della Regione che piuttosto che consentire, ad esempio, alla Città di Mazara del Vallo di conferire più rifiuti di quelli autorizzati decide la riduzione del 50% della quantità di rifiuti da poter conferire in discarica. La produzione giornaliera di rifiuti a Mazara del Vallo in questo periodo - ha proseguito Cristaldi - è di 80 tonnellate, mentre rimangono nel territorio oltre 400 tonnellate di spazzatura accumulatasi. Sembra un libro giallo nel quale non si capisce qual è la strada da seguire per scoprire chi è il colpevole, eppure le competenze esclusive per autorizzare il conferimento in discarica sono del Presidente della Regione. Siamo certi - ha aggiunto il Sindaco di Mazara del Vallo - che l'esposto presentato presso la Procura della Repubblica di Marsala produrrà effetti sul piano dell'individuazione dei responsabili e dei reati commessi, ma siamo costretti ad integrare quell'esposto con nuovi elementi stante che l'ultima decisione del Presidente della Regione appare una provocazione nei confronti di una Città che vede nelle ultime ore alzarsi il tiro della protesta con l'incremento di spazzatura bruciata per le strade e l'amplificarsi di odori nauseanti che stanno portando all'esasperazione l'intera popolazione. E' evidente - ha concluso Cristaldi - che il Comune di Mazara del Vallo ricorrerà al Tribunale Amministrativo Regionale per ottenere l'annullamento della direttiva e che l'unica nostra speranza rimane il buon operato della magistratura".

 

SALONE. "Nell'ultima e più recente crisi dei rifiuti, che in questi giorni stiamo drammaticamente vivendo, le responsabilità politiche ed amministrative del Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta sono grandissime". Lo sostiene Francesco Salone, Consigliere Comunale di Trapani e Presidente della Commissione Lavori Pubblici, che nei giorni scorsi ha operato una ispezione presso la discarica comunale di Contrada Borranea, gestita dalla Trapani Servizi, e che ha inviato un esposto contro Crocetta alla Procura della repubblica, alla Corte dei Conti ed al Ministero per l'Ambiente. "Oggi questa emergenza è stata scaricata sulle spalle dei sindaci. Abbiamo rilevato una assurda incongruenza relativa al tonnellaggio conferito in discarica che va ben oltre la media, considerato che siamo in estate". "In pratica -  scrive Salone nell'esposto - l'ordinanza firmata da Crocetta "tiene conto solo della quantità media dei rifiuti prodotti nei comuni e indirizzati nell'impianto di contrada Borranea. A fronte di una capacità di 379 tonnellate al giorno oggi arrivano in discarica Borranea 550 tonnellate al giorno. Una quantità che, al di là della media, va ben oltre lo stesso picco di 410 tonnellate al giorno calcolate dai tecnici della regione e inserite nel piano riepilogativo dei conferimenti". "Ogni giorno - calcola Salone - arrivano in discarica circa 140 tonnellate di rifiuti che non possono essere smaltite e che, spesso, come denunciato da molti sindaci, rimangono sui mezzi, in attesa anche per più di 24 ore oppure ritornano indietro". "Per questa ragione -conclude Salone - ho deciso di inviare un esposto e possano essere ravvisate nella condotta del Presidente Crocetta ipotesi di qualsivoglia responsabilità e dovesse essere aperto un giudizio a suo bene farebbero i Comuni, visto il danno patito, a costituirsi parte civile".

CISL. “Ci auguriamo che riprenda quanto prima l’indispensabile attività del servizio ritiro ingombranti e raccolta differenziata nel comune di Trapani”. Ad affermarlo è Giovanni Montana segretario Fit Cisl Trapani, intervenendo sul servizio prima svolto da Ecoburgus e sospeso da sabato scorso. “Auspichiamo che la ripresa dell’attività avvenga come già nel passato salvaguardando il mantenimento dei livelli occupazionali dei 19 operatori occupati nel servizio cosi come previsto per legge , lavoratori che si sono succeduti nei vari cambi di appalti e che conoscono bene il territorio da oltre sei anni”.