“L'unica speranza è non arrendersi mai. Finché giudici come Falcone, Paolo Borsellino e tanti come loro vivranno, non bisogna arrendersi mai, e la giustizia e la verità vivrà contro tutto e tutti. L'unico sistema per eliminare tale piaga è rendere coscienti i ragazzi che vivono tra la mafia che al di fuori c'è un altro mondo fatto di cose semplici, ma belle, di purezza, un mondo dove sei trattato per ciò che sei, non perché sei figlio di questa o di quella persona, o perché hai pagato un pizzo per farti fare quel favore. Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare. Forse se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo”. Ci piace sempre ricordare queste parole scritte da Rita Atria perché sin dall’inizio sono state il motore che ha spinto la nostra Associazione ad andare avanti, così come sentiamo sempre forte la motivazione a continuare a raccontare la sua storia, un impegno che si rinnova ogni giorno da 22 anni, con la stessa volontà che nel luglio del 1997 ci ha condotti ad organizzare a Partanna il funerale che Rita Atria non ha mai avuto e nel 2009 a Roma a porre una targa in Via Amelia, affinché sia viva la sua testimonianza, nel segno della Memoria Attiva, che significa comprendere le ragioni profonde di ciò che è accaduto, per costruire percorsi collettivi sui territori che impediscano che altri debbano subire la stessa violenza, anche se in forme diverse, attraverso la cultura, il contrasto concreto alla violenza mafiosa, nell'impegno per la difesa dei diritti e nella denuncia di tutte le violazioni.
Rita voleva essere libera, libera dai codici mafiosi della sua famiglia. Rita ha compreso molto presto che per essere veramente liberi e per lottare contro la mafia si deve intraprendere un percorso continuo, travagliato, nel quale si deve combattere quotidianamente dentro di noi quel pensiero mafioso diffuso che rende accettabili arretramenti morali, quella “zona grigia” che alimenta i poteri illegali, che degrada a favore ciò che ci spetta come diritto...
«Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c'è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarsi». E per rinnovare il nostro impegno anche quest’anno l'Associazione Antimafie "Rita Atria" vuole ricordare la vita, la storia e la scomparsa di Rita con due appuntamenti, uno a Partanna e uno a Roma, le due città che hanno segnato la giovane vita di Rita Atria, unite da un filo invisibile di legalità e resistenza.
Il primo appuntamento è a Partanna nella giornata di sabato 23 Luglio alle ore 10:30 circa, dove Rita Atria è nata. Ci vedremo dinanzi l'ingresso del cimitero comunale per mantenere viva la memoria della piccola grande donna che Rita è stata, in maniera riservata, con i ragazzi del nostro presidio partannese e con tutti coloro che vorranno portare una rosa rossa, il suo fiore preferito.
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Il secondo è a Roma nella giornata di Martedì 26 luglio dalle ore 19:30 alle ore 21:00 in Viale Amelia 23, dove Rita Atria ha vissuto da testimone di giustizia e dove, nel 1992, si è spezzata la sua giovane vita, per ripercorrerne la storia e la lotta, attraverso la lettura di passi del suo diario e l'interpretazione di testi di denuncia delle mafie e della violenza.
Associazione Antimafie Rita Atria