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04/08/2016 06:00:00

Marsala, il nuovo Tribunale non aprirà prima del 2017. Ancora lavori per la sicurezza

Avete presente le storie dell’ospedale “Paolo Borsellino” e del “Monumento ai Mille” di Marsala, esempi tipici di come e quanto tempo occorre per completare le opere pubbliche in questa città? Ecco, quella del nuovo Palazzo di Giustizia sembra somigliare tanto a queste storie, fatte di tanta burocrazia e, soprattutto, di tanto denaro pubblico. Alcuni giorni fa il Presidente del Tribunale di Marsala, Alessandra Camassa, e il Procuratore Capo della Repubblica, Vincenzo Pantaleo, hanno incontrato il sindaco Alberto Di Girolamo per fare il punto della situazione sul Palazzo di Giustizia. Accanto ai vertici istituzionali interessati – presenti con i rispettivi responsabili tecnici – c’era anche il rappresentante ministeriale, l'architetto Leonardo Scarcella, appositamente arrivato da Roma per definire i dettagli tecnici che, una volta realizzati, consentiranno il trasferimento di Tribunale e Procura nella nuova sede di via Del Fante.

Per la prima volta, un tavolo operativo che riunisce tutte le figure interessate – sottolinea il sindaco Di Girolamo. Ancora una volta, la stretta collaborazione e la volontà di fare bene risultano determinanti per superare taluni problemi legati alla funzionalità della nuova struttura”. In particolare, gli interventi - da qui a breve – riguarderanno alcuni aspetti della sicurezza interna ed esterna, nonché alcune opere murarie per una migliore funzionalità del Palazzo. “Aspetti, questi - conclude il sindaco – che saranno realizzati in assoluta condivisione con Procura, Tribunale e Ministero”. La ripartizione di opere e spese sarà a carico del Ministero della Giustizia e del Comune di Marsala. Sarà ora compito di tecnici e funzionari seguire i lavori e definire gli ultimi dettagli, propedeutici al trasloco di Procura e Tribunale da via Massimo D'Azeglio a via Del Fante. Cosa che dovrebbe avvenire il prossimo anno.

Questa è al momento la situazione attuale del nuovo Palazzo di Giustizia. Insomma, saranno necessari ulteriori interventi prima che venga aperto. Ma come, non era tutto pronto già ad ottobre 2015? Era stato fatto il collaudo dell’immobile e c’era il certificato di agibilità. Il Comune lo aveva comunicato al Ministero della Giustizia, consegnando di fatto lo stabile. Si attendeva soltanto il trasferimento con il via libera del Guardiasigilli.
Negli anni scorsi l’apertura era saltata per via di problemi di progettazione riscontrati dall’amministrazione del Tribunale, difetti che ne limitavano la funzionalità. Sono seguiti dei sopralluoghi e nuovi lavori per risolvere quei problemi che ruotavano attorno ad alcune colonne che si trovavano in mezzo a due aule. Lavori che sono stati effettuati, e quando sembrava tutto in regola, nonostante l’agibilità e il collaudo, quest’inverno al termine di un sopralluogo i responsabili dell’Uilpa, il sindacato di Polizia Penitenziaria, segnalavano all’amministrazione del Tribunale diverse carenze della struttura nel poter garantire la sicurezza durante il trasporto dei detenuti. Lavori necessari e confermati a diversi mesi di distanza dal Presidente del Tribunale, Alessandra Camassa: ”Da un sopralluogo effettuato ci siamo accorti che occorre effettuare dei lavori murari e, soprattutto, che bisogna dotare la struttura di un idoneo e funzionale impianto di sicurezza. Queste, le opere indispensabili per potere traslocare Tribunale e Procura nel nuovo Palazzo di Giustizia".

E dire che il sindaco di Marsala, prendendo posizione sulla vicenda dell’Istituto Commerciale, ad aprile aveva rassicurato gli studenti, dicendo loro che, una volta avvenuto il trasferimento nel nuovo palazzo di Giustizia, - entro il 2016 - da parte dell’amministrazione ci sarebbe stata l’assegnazione dell’attuale sede di Piazza Borsellino all’Istituto scolastico.

E invece,  ancora una volta si deve fare marcia indietro, e posticipare: trasferimento del Tribunale e la soluzione dei problemi del Commerciale. Per avere un Palazzo di Giustizia in regola e renderlo perfettamente fruibile non sono ancora bastati 15 anni e 15 milioni di euro (1 milione per l’esproprio dell’area), spesi per realizzarlo. Un edificio molto grande, due volte e mezzo l'attuale sede di Piazza Borsellino, capace di ospitare tutti gli uffici, anche quelli che attualmente si trovano dislocati in altri immobili presi in affitto. Una struttura davvero ragguardevole con 350 stanze, 5 aule per le udienze, di cui la più grande di 338 metri quadrati, e le altre di circa 200.
L’intera superficie calpestabile è di 13.850 metri quadrati dei quali 7018 per la procura e 6806 per il tribunale. L’attuale palazzo, assieme agli uffici distaccati e palazzo Halley, arrivano, complessivamente, a 11 mila metri quadrati circa. Per l’affitto di questi edifici esterni il Comune paga 190 mila euro, di cui solo una parte rimborsata dal Ministero della Giustizia e, quindi, costi su costi, quando si potrebbero azzerare sia per questi affitti che di conseguenza per la Scuola.

Tutti sperano al più presto nel trasferimento, anche chi ha investito i risparmi di una vita per aprire un ristorante o altre attività commerciali proprio perché vicini al nuovo Palazzo di Giustizia. Siamo ad agosto, e non si sa quando inizieranno questi lavori definitivi. L'indicazione temporale per completare il tutto e poter fare il trasferimento è stata rinviata al prossimo anno, ma visti gli annunci, finora puntualmente disattesi, i dubbi rimangono, anzi, aumentano. E il pensiero, di riflesso, non può che tornare all'ospedale marsalese e al Monumento ai mille...