In occasione del 25° Anniversario dell’istituzione dell’Area Marina Protetta Isole Egadi, che ricorre il 27 dicembre, in collaborazione con Poste Italiane è stato emesso uno speciale Annullo Filatelico celebrativo, raffigurante il logo dell’Area Marina Protetta. All’Ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica, alla presenza del Responsabile di Mercato Privati di Poste Italiane, Pasquale Marchese, e, per il Comune di Favignana, il Direttore dell’Area Marina Protetta, Stefano Donati, è stato presentato l’annullo filatelico celebrativo dell’anniversario e la cartolina dell’Area Marina Protetta emessa per tale occasione e che promuove la campagna di sostegno “Io sto con l’Area Marina Protetta Isole Egadi ”. All’evento erano presenti anche la Capitaneria di porto di Trapani, rappresentata dal Tenente di Vascello Francesco Sammartano, e, sempre per Poste Italiane, il Direttore di Filiale di Trapani Riccardo D’Amico, il Responsabile Commerciale di Area Sicilia, Andrea Perticari, la Direttrice di Trapani Centro Antonella Badalucco, il Referente di Filatelia Sicilia Occidentale Vito Cacciatore e gli Sportellisti filatelici Manuela Mazzonello e Fabio Onorati.
Discreto successo dell’evento, con l’emissione di circa 100 annulli; l’annullo sarà disponibile ancora per 60 giorni presso gli sportelli filatelici della Posta Centrale di Trapani, trascorsi i quali entrerà a far parte della collezione storico postale e verrà esposto a Roma, presso il Museo storico delle Poste e delle Telecomunicazioni.
Gli ospiti istituzionali hanno quindi effettuato una visita guidata dell’Ex Stabilimento Florio e del Centro di primo soccorso per tartarughe marine dell’AMP. Presso la sede di Favignana dell’AMP, sono a disposizione di collezionisti, appassionati e/o sostenitori le cartoline complete di annullo, da acquistare, con un piccolo contributo a sostegno dell’area marina protetta, anche su spedizione. Le cartoline sono disponibili in numero limitato.
CASTELLO PUNTA TROIA - Sono 600 i visitatori che nel mese di luglio hanno fatto il loro ingresso al Castello di Punta Troia a Marettimo, dove hanno sede il Museo delle Carceri e l’Osservatorio Foca Monaca. Un sito storico di grande fascino, che fino al 15 settembre potrà essere visitato tutti i giorni dalle ore 10.30 alle ore 18.30, grazie alla presenza delle tre guide del Comune e di due collaboratori dell'Area Marina Protetta – questi ultimi in servizio per l’Osservatorio Foca Monaca solo il martedì e il sabato - che accompagnano il pubblico nelle visite guidate all'interno dell'edificio spiegando la storia del castello dalle origini ad oggi, e il passaggio da prigione a Museo delle carceri e Osservatorio Foca Monaca. Al sito archeologico si accede o dal paese, da un sentiero forestale in almeno un’ora e mezza di percorso per camminatori da trekking, o tramite le barche dei barcaioli dell’isola che conducono fino alla spiaggia di Scalo Maestro, una delle più belle di Marettimo, dalla cui caletta si percorrerà una salita di circa un quarto d’ora su un sentiero lastricato.
Le guide del Comune sono in servizio tutti i giorni dalle 10.30 alle 18.30, mentre le guide dell’Area Marina Protetta assicurano la loro presenza 2 giorni alla settimana: il martedì e il sabato, agli stessi orari. L’ingresso al Castello è gratuito. Per informazioni ci si può rivolgere agli uffici della delegazione comunale dell’isola o agli uffici dell’Amp.
L’Osservatorio Foca Monaca, allestito con una grande sala studio da adibire alle attività di ricerca e di didattica ambientale, e una piccola sala per proiezioni di prodotti audio-visivi, viene utilizzato per attività di ricerca e monitoraggio della specie Monachus monachus, meglio nota, appunto, come foca monaca, la specie più importante e minacciata d’estinzione del Mediterraneo, presente nell’arcipelago delle Egadi (un nuovo avvistamento è stato registrato nei giorni scorsi) come attestato dagli studi in corso da parte dell’ISPRA.
Il castello di Punta Troia, oggi centro culturale nel cuore del Mediterraneo. edificato a strapiombo sul mare, è uno dei monumenti più antichi dell’isola, che dalla fine del ‘700 fu utilizzato dai Borboni come carcere per i reati politici.