La Regione sblocca i corsi di formazione approvando la graduatoria e assegnando 136 milioni di euro, ma molti enti storici sono rimasti esclusi. I sindacati parlano di 2mila posti di lavoro in fumo. "Il governo Crocetta, questa volta con l'assessore Bruno Marziano, completa l'opera di distruzione del settore della formazione in Sicilia e lo fa nel peggiore dei modi ovvero falcidiando migliaia di posti di lavoro (almeno 2000 da una prima lettura) con una operazione che assume il peggiore dei sapori se si considera l'approssimarsi della campagna elettorale", sostengono Flc Cgil, Cisl scuola e Uil scuola. I sindacati chiedono all'assessore un incontro urgentissimo alla presenza del ministero del Lavoro con il quale è stato già avviato il confronto per la dichiarazione dello stato di crisi e della messa in atto di strumenti straordinari ed eccezionali per il sostegno al reddito e l'accompagnamento all'esodo.
E sulla vicenda interviene il deputato Ncd Giovanni Lo Sciuto secondo cui la graduatoria approvata dalla Regione è delirante e iniqua. “Un delirio da …dimissioni!” così la definisce dichiarandosi “sconcertato dalla esclusione di gran parte degli enti storici che hanno già dimostrato di saper assicurare la qualità dell’offerta formativa in Sicilia. Insomma – continua il vicepresidente della V Commissione legislativa – se qualcosa funziona pare proprio che si facciano le corse a cassarla!”.
“Questa incredibile esclusione dalla graduatoria finale – riprende – di fatto significa altri duemila licenziamenti nel campo della Formazione che si vanno ad aggiungere agli altri quattromila operati da quando è in carica il governo Crocetta”.
“Non si comprendono i criteri per i quali non sia stato riconosciuto, a questi enti, il monte ore pregresso, così come invece prevede la legge 24/’76 – prosegue – e anche su questo intendo chiedere lumi all’assessore Marziano del quale fin da subito chiedo l’audizione in Quinta con lettera al presidente Marcello Greco. Nella mattinata di martedì prossimo, in commissione Formazione e Lavoro, lo inviterò a spiegare i motivi di questo sciagurato bando nonché a chi questo si debba e ne pretenderò, anche a nome del gruppo Ncd, il ritiro immediato e una sua nuova e cosciente rimodulazione. Nel pomeriggio della stessa giornata, qualora non mi sentissi soddisfatto di risposte e impegni presi in questo senso dall’assessore, ne chiederò le dimissioni durante la seduta d’Aula, il cui inizio è previsto per le 16”.