16,00 - Il Sindaco Nicolò Catania e l’Amministrazione Comunale di Partanna esprimono "grande dolore e dispiacere per l’improvvisa morte dell’Onorevole Vincenzino Culicchia".
Il Sindaco Catania in una nota ricorda "l’importanza del luminare ruolo politico e sociale svolto dall’Onorevole Culicchia in un periodo che ha segnato la storia economico-culturale e sociale della nostra cittadina e del nostro territorio belicino. Come non ricordare l’azione lungimirante e strategica svolta dall’Onorevole subito dopo il sisma in aiuto del nostro territorio, nelle dovute sedi politiche ed amministrative. Uomo di grande spessore umano, culturale e politico è stato la pietra miliare per la politica della nostra comunità che ha guidato il nostro percorso storico in un periodo di evoluzione sociale ed economica".
“Che aggiungere? – continua Catania – non posso sottacere i miei ricordi di giovane partannese quando ho iniziato a seguire pieno di sogni e speranze l’Onorevole Culicchia dal quale ho molto imparato, come tanti giovani della nostra comunità che si sono dedicati all’impegno politico nel nostro paese. Culicchia ha rappresentato e continuerà a rappresentare parte della nostra storia di Partannesi perché con il suo impegno e l’attitudine al sociale profusi ha contribuito a scrivere la storia di un trentennio Partannese. Dovunque noi guardiamo non possiamo non ricordare la presenza e l’operato dell’Onorevole Culicchia, persona che ha saputo capire ed esprimere le esigenze del suo territorio”.
Precisa, Catania: “voglio rivolgermi alle giovani generazioni affinchè possano attingere a questa grande figura di Cittadino Partannese come esempio da tenere presente nel loro cammino formativo, che tengano a mente quelli che furono gli ideali che hanno inspirato la vita di Enzo: l’onestà, l’impegno per la collettività, l’attaccamento al lavoro, l’amore per la famiglia e il senso religioso”.
Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale comunicano che hanno proposto alla famiglia l’istituzione della camera ardente nella stanza del Sindaco del Palazzo Comunale per commemorare in maniera ufficiale la sua dipartita. La famiglia ha concordemente accettato e la camera ardente verrà tenuta dalle 11,00 in poi di domani, 18 ottobre, fino alla celebrazione delle esequie che si terranno nella chiesa di S. Biagio ore 15,30.
Nella giornata di domani 18 ottobre il Sindaco con propria ordinanza ha proclamato il lutto cittadino con l’obbligo delle bandiere a mezza asta in tutti gli edifici pubblici e la cessazione di ogni attività economica e didattica per le ore in cui si svolgeranno le esequie funebri.
08,00 - E' morto Vincenzino Culicchia, tra i politici più noti del Trapanese. Era nato nel 1932.
È stato Assessore Regionale in Sicilia con delega alla presidenza e in seguito a lavoro, previdenza sociale, formazione professionale ed emigrazione.
Culicchia è stato sindaco di Partanna per 30 anni ininterrottamente dal 1962 al 1992 con la Democrazia Cristiana. Inoltre, ha ricoperto la carica di Segretario provinciale della DC di Trapani dal 1965 al 1973.
Nel 1976 è eletto per la prima volta parlamentare all'Assemblea regionale siciliana nelle file della Democrazia Cristiana riportando circa 27.000 voti. Nel maggio 1980 è nominato assessore regionale con delega alla presidenza. Tra il 1982 e il 1985 ha la delega di assessore regionale a lavoro, previdenza sociale, formazione professionale ed emigrazione.
Nel 1992 si candida alla Camera dei deputati con la Democrazia Cristiana nella Circoscrizione Sicilia 1 (Palermo - Trapani - Agrigento - Caltanissetta), risultando eletto.
Dal 2003 al 2008 è stato di nuovo sindaco del comune di Partanna, a capo di una coalizione di centrosinistra.
Dal giugno 2008 all'agosto 2012 Culicchia è stato Vicepresidente della Provincia di Trapani.
Aveva ultimamente aderito a Sicilia Futura.
Contro di lui furono rivolte anche pesanti accuse di connubio con la famiglia mafiosa di Partanna. Accuse dalle quali uscì assolto. Indagato, con tanto di autorizzazione a procedere mentre era deputato nazionale, si toglie definitivamente di dosso il peso di un'accusa per mafia. Il sospetto di aver trescato con il capibastone della sua roccaforte elettorale, ricevendone appoggi. Dicevano i pentiti che regnando Stefando Accardo la stella di Culicchia brillava di riflesso. Dicevano che il deputato era «a disposizione», pronto a sbattersi per piccoli e grandi favori. Accuse di collaboratori come Rosario Spatola, Pietro Scavuzzo e Vincenzo Calcara, parzialmente smentiti da altri pentiti come Vincenzo Sinacori, rimaste appese senza riscontri o confutate da conclusioni opposte. Accuse come quelle di Rita Atria, la giovane testimone morta suicida che aveva respirato mafia accanto al padre e al fratello. La prima assoluzione, in tribunale, a Marsala, il 31 ottobre del '97. La sentenza era arrivata in fondo a un processo lunghissimo iniziato nel luglio del '94 e dopo l'audizione di oltre 40 testi convocati direttamente dal collegio giudicante che aveva delegato una serie di accertamenti. La ratifica di quel verdetto è arrivata invece in appello in due udienze e un'ora di camera di consiglio.