Sono tante le reazioni in queste ultime 48 ore rispetto a quanto pubblicato da Tp24.it e poi ripreso dalle altre testate, ovvero l'impossibilità di prenotare voli da e per Trapani con Ryanair a partire dalla prossima primavera. Si tratta di una mossa voluta da Ryanair in attesa di capire, il prossimo 28 Ottobre, cosa succederà con la firma del nuovo contratto di co - marketing con gli enti locali del territorio.
“Leggo sui social fiumi di parole sulla paventata fuga della Ryanair dall’aeroporto di Trapani. Tema usato come clava negli scontri fra sindaci e deputati.” Queste le dichiarazioni del deputato trapanese On. Nino Oddo. “Intendo assicurare – continua Oddo – che, in ragione del ruolo istituzionale che rivesto, seguo quotidianamente la vicenda. In particolare, in diretto raccordo con l’ assessore all’ economia Alessandro Baccei, che ovviamente ha un ruolo centrale nella questione. Pur con le difficoltà normative esistenti (impossibilità per la Regione di versare direttamente a compagnie private aiuti economici) pensiamo, nella Finanziaria alle porte, di reperire risorse da fare affluire all’Airgest. Intanto non sarebbe male se, oltre ai sit in di protesta, gli operatori turistici mettessero anche loro mano al portafoglio, e come fanno in altre regioni, contribuissero al pagamento di un obolo di cui sono i primi beneficiari. Rivolgo l’invito alle organizzazioni di categoria del settore ad organizzare subito un assemblea per verificare il contributo al co-marketing che gli operatori dell’ indotto turistico, che ricavano benefici dai flussi aeroportuali, possono fornire” .
Amaro lo sfogo di Salvatore Ombra, che ha guidato l'aeroporto per cinque anni:
Adesso non è più tempo di chiacchiere ed è avvilente sentire che l’aeroporto è addirittura un lusso che non possiamo consentirci. chiederei all'autore di questa affermazione che cosa ha secondo il suo autorevole pensiero il nostro territorio meno di tanti altri per meritare un epilogo così indecoroso. Io ho speso 5 anni della mia vita vissuti con impegno ed intensità, dedicandomi a questa struttura, conseguendo risultati per alcuni soggetti inaspettati Per ragioni che non sto qui a dire mi sono messo da parte - più o meno volontariamente - con grande fatica, ma fiducioso che chi fosse venuto dopo di me avrebbe impiegato la stessa passione lo stesso amore la stessa tenacia e la stessa voglia di difendere e gestire l’aeroporto come si difende un'azienda propria
Purtroppo i fatti parlano da soli e mi viene spontaneo chiedere dove sono i nostri amministratori?
Il sindaco delle Isole Egadi, Giuseppe Pagoto, che ricopre anche il ruolo di Presidente del Distretto Turistico della Sicilia Occidentale dice: “Anche questa volta non mancherà il massimo e sinergico impegno per raggiungere l'obiettivo di mantenere oltre l'infrastruttura anche gli assetti e le tratte. Negli anni, a vario titolo, la deputazione tutta e gli esponenti di Governo, hanno determinato con la loro azione sia l'avvio, con l'allora Provincia di Trapani, che il mantenimento e la crescita, successivamente con interventi regionali e/o nazionali, sia dell'aeroporto che del relativo accordo di comarketing con relativo aumento dei passeggeri e dei voli; un risultato che non era affatto scontato. Negli ultimi tre anni si sono aggiunti i sindaci e tutti, o quasi, i Comuni del territorio, che con grandi sacrifici e senso di responsabilità si sono fatti carico di coprire e sostituire l'ex Provincia per la parte di cui la stessa si faceva carico. Sono stati ottenuti risultati, grazie anche alla collaborazione degli imprenditori, della Camera di Commercio e di Confindustria, oltre che del mondo sindacale, che hanno consentito di raggiungere una crescita sia sociale che economica indiscutibile ed evidente. Adesso – aggiunge Pagoto - è il momento di consolidare questa esperienza e rilanciare una strategia positiva alla quale, sono sicuro, risponderanno tutti. Ritengo che il nuovo Libero Consorzio - ex Provincia Regionale di Trapani - dovrà riassumersi la responsabilità e il coordinamento anche delle azioni di comarketing. Per fare questo e dare garanzie ai vettori che volessero sfruttare ancora l'aeroporto di Trapani/Birgi, o anche ai nuovi che volessero utilizzarlo, sarebbero subito disponibili due milioni e mezzo di euro nelle casse del Libero Consorzio, oltre alla già manifestata volontà da parte di molti sindaci di rinnovare l'impegno per i prossimi anni. A prescindere dall'incontro che abbiamo chiesto al Presidente della Regione, siamo convinti che ciascuno, per il ruolo che occupa, stia lavorando per trovare ogni utile soluzione per evitare che si torni indietro di anni dopo il grande lavoro svolto finora”.
Dichiara Pietro Savona, che vuole candidarsi Sindaco a Trapani con il centrosinistra:
La politica continua da mesi ad impegnarsi in un interminabile quanto sterile dibattito prendendosi i meriti delle cose buone fatte e scaricando le responsabilità ognuno su qualcun altro, senza però approdare a nessuna conclusione condivisibile nel reale interesse del territorio e dei suoi cittadini a cui a parole tutti aspirano.
In tutto questo, le dichiarazioni del sindaco di Trapani confermano una totale assenza di idee ed una chiara incapacità nella gestione della vicenda che, invece, dovrebbe vedere la città capoluogo alla testa di una azione volta a consolidare lo scalo e, nello stesso tempo, a trattare con Raynair la qualità dei collegamenti evitando di affidare tale importante decisione all’arbitrio ed agli interessi del vettore.
Avendo incontrato con alcuni imprenditori turistici locali e sulle soluzioni individuate da questi, ho apprezzato alcune delle soluzioni da essi immaginate e si rafforza in me la sensazione che molti rappresentanti politici preferiscono avvitarsi sulle proprie idee, anche se di difficile soluzione, piuttosto che aprirsi ad un confronto reale su come reperire le risorse e gestire i rapporti con Raynair.
Sarebbe ora di finirla con le inutili discussioni ed i personalismi, invito il sindaco di Trapani, nella qualità, piuttosto che limitarsi a scaricare le responsabilità sulla Regione, a farsi promotore di una INIZIATIVA SOCIALE PER L’AEROPORTO che veda coinvolta la politica, le istituzioni locali e regionali ma anche gli imprenditori turistici che sono quelli maggiormente esposti al rischio di crisi dell’Aeroporto ed interessati ad un suo rilancio.
“Difendere l’aeroporto di Birgi significa difendere il nostro territorio e tutti i politici eletti dai cittadini hanno il dovere e la responsabilità di mobilitarsi e risolvere il problema”. In questi termini, a Trapani il consigliere Sveglia ha chiesto la convocazione immediata di un consiglio comunale straordinario, per capire quali sono i ruoli di ciascuno, regione e comuni soprattutto, e quali strategie mettere in atto per salvaguardare l’aeroporto di Birgi".