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30/10/2016 06:35:00

La festa dei morti a Marsala. Il Comune "ruba" le scale ai vecchietti al cimitero

Sta arrivando la festività dei morti. Il giorno in cui si va a commemorare i cari defunti, in cui si va al cimitero a portare un fiore a parenti e amici che non ci sono più. Marsala, come al solito, si prepara con grande apprensione alla festa. Ci saranno i soliti parcheggiatori abusivi che “taglieggeranno” gli autisti nei pressi del cimitero. Un cimitero che solo alla vigilia della festa si mette in tiro, e nei giorni scorsi c'è stata la classica manutenzione straordinaria. Che sarebbe la pulizia delle “vie” del campo santo. Il cimitero pulito per accogliere migliaia di visitatori, anche provenienti da altre città. E poi soprattutto le persone anziane che onorano la tradizione della festa, e il giorno dei defunti portano un fiore al parente che non c'è più.

E la storia che ci è arrivata in redazione riguarda proprio una anziana signora di Marsala e le sue disavventure al cimitero.
La signora ha 86 anni, e ogni settimana, da tanti anni, va a trovare i propri cari. Non aspetta il giorno dei morti. Va ogni settimana. E nei giorni scorsi ha trovato una brutta sorpresa: mi accorgo che la mia scaletta privata di soli 3 gradini (omologata) legata con catena e lucchetto, (poiché non tutti i lotti sono forniti di scale e laddove ci sono, quelle in alluminio sono molto traballanti a serio rischio di cadute e quelle in ferro sono impossibili per la mia età e sicuramente anche per quelli più giovani, alzarle) che utilizzavo per poter raggiungere i loculi di 3^ e 4^ fila, era stata trafugata, visto che il lucchetto era stato tagliato. Risultato: i fiori comprati sono stati posati in altre tombe di sconosciuti delle prime file”.
La signora Giovanna non è stata l’unica “vittima” di questa strana sparizione. “All’uscita noto altri cittadini si lamentavano presso l’ufficio cimiteriale, a cui veniva riferito che su ordine perentorio del sindaco e senza preventivo avviso, veniva imposto ad una ditta che sta eseguendo dei lavori all’interno del Cimitero, la rimozione urgente e forzata di tutte le scale e scalette che i privati cittadini tenevano, senza nessun intralcio alla circolazione pedonale, per sopperire alla carenza pressoché totale delle scale che l’Amministrazione Comunale dovrebbe fornire”.
La signora ammette che ogni tanto un po’ di ordine e pulizia va fatta. “Ma è altrettanto vero che, a volte la tempestività per cose banali e futili sono da condannare”. E da sottolineare, per la signora Giovanna, è il fatto che “non si è provveduto alla sistemazione dei gradini in marmo rotti e mancanti; alla riparazione di alcune tramezzature pericolanti che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini; alle inferriate divelte ed arrugginite; alle erbacce infestanti che rendono i viali impraticabili”.
Insomma, c’era qualcos’altro da fare, che sicureamente sarà stato fatto durante i giorni di chiusura, ma il segnale dato dall’amministrazione è stato quello di un Comune per cui “il decoro del nostro cimitero si misura togliendo solamente le scalette private, senza degnamente sostituirle con altre nuove, più sicure, più leggere e sufficienti per i vari lotti”.
Ora però le scalette non ci sono. E la signora Giovanna si chiede, come tanti, “cosa succederà nelle giornate dell’ 1 e 2 Novembre, allorquando, migliaia di cittadini non potranno posare il fiori alle tombe dei propri cari?”
In questi giorni in giro per i cimiteri ci sono quei personaggi che girano con le scale e si fanno pagare per mettere i fiori.
La signora adesso potrebbe chiedere il risarcimento dei danni, per “l’arbitraria demolizione della mia scaletta, catena e lucchetto, (senza un benché minimo preavviso), acquistata con la mia lauta pensione ( euro 400,00 mensili)”.

Insomma, c'è il Comune che "ruba" le scalette agli anziani al cimitero. Eppure qualche tempo fa l'amministrazione Di Girolamo aveva comunicato che si sarebbero facilitate le visita al cimitero per gli anziani. Ai genitori di età superiore a 65 anni sarebbe stato consentito traslare la salma del proprio figlio - già tumulato in un loculo cimiteriale di quarta/quinta fila - in un posto di prima, seconda o terza fila, secondo l'ordine di richiesta pervenuta. Stessa facoltà è concessa nell'eventualità che il figlio appena deceduto sia assegnatario di un loculo di 4^ o 5^ fila. “Il provvedimento che ho firmato vine incontro agli anziani che hanno difficoltà ad accedere ai loculi posti in alto, affermò il sindaco Alberto Di Girolamo; chi non è nelle condizioni di usare le scale per collocare fiori o pulire la lapide, non può essere ulteriormente penalizzato”. Chiaro come un epitaffio.