Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
11/11/2016 07:00:00

Diffamazione al maresciallo Teri. Comincia il processo all'ex sindaco di Salemi Sgarbi

 E’ stato avviato, davanti al giudice monocratico di Marsala Maria Pia Blanda, il processo che, per diffamazione in danno del maresciallo dei carabinieri Giovanni Teri, all’epoca dei fatti (2011/12) comandante della stazione di Salemi, vede imputati l’ex sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi, di 64 anni, e la sua vice Antonella Favuzza, di 57. Secondo l’accusa, il noto critico d’arte, quando era sindaco, e la Favuzza avrebbero “in più occasioni” rilasciato dichiarazioni “tendenti a gettare discredito sull'operato” dell'allora comandante della locale stazione dei Carabinieri. Il maresciallo Teri aveva svolto attività di pg nell’ambito dell'indagine che in seguito verrà battezzata “Salus Iniqua” e in altre che poi furono alla base del provvedimento sfociato nello scioglimento del Comune di Salemi per infiltrazioni mafiose. Il sottufficiale, tramite il suo legale, ha preannunciato l’intenzione di costituirsi parte civile contro entrambi gli imputati, ai quali chiederà il risarcimento dei danni. Dopo le prime battute, il processo è stato rinviato, per una mancata notifica, al prossimo 2 febbraio. Intanto, il maresciallo Teri, tramite il suo legale, l’avvocato mazarese Mariella Martinciglio, ha preannunciato che si costituirà parte civile, chiedendo un sostanzioso risarcimento danni. Le “offese alla reputazione” del sottufficiale sarebbero state poste in essere attraverso varie dichiarazioni, comunicati stampa, interviste rilasciate su quotidiani o su emittenti televisive locali. Nove sono le frasi contestate all'ex sindaco Sgarbi, solo una invece alla Favuzza. A difendere il critico d’arte è l’avvocato nisseno Giovanni Di Giovanni. Per fatti analoghi, intanto, un altro processo è in corso a Trapani.