Qual è lo stato di salute delle città italiane? Lo dice il rapporto realizzato da Legambiente in collaborazione con l'istituto di ricerca Ambiente Italia e la collaborazione del Sole 24 Ore. E Trapani non sta proprio benissimo, il capoluogo si trova al 57° posto nella classifica di Ecosistema Urbano 2016.
Il report è alla sua XXIII edizione e la classifica di quest'anno rispetto a quella dello scorso anno è cambiata poco. Da considerare che i Comuni presi in esame sono i capoluoghi di provincia. E nella graduatoria la prima città siciliana è Ragusa, che è al 53° posto, segue proprio Trapani (57) e ancora Caltanissetta (69), Messina (90), Catania (97), Agrigento (98), Siracusa (100), ultima Palermo (posizione 102). In ogni caso Trapani ha guadagnato diverse posizioni rispetto allo scorso anno, quando si è piazzata all'87° posto.
Trapani è una di quelle città del Sud Italia che spicca per l'ambiente, come la qualità dell'aria, ma perde molto sugli aspetti organizzativi. Sono diversi infatti gli indicatori che definiscono come stanno le città italiane. Dalla qualità dell'aria, all'utilizzo di energie rinnovabili, alla superficie di zone pedonali e chilometri di piste ciclabili, e soprattutto i rifiuti, ma anche i consumi idrici.
Ad esempio, Trapani, è una delle migliori città italiane per quanto riguarda la qualità dell'aria. Nello studio di Legambiente ci sono tre indicatori per la qualità dell'aria e Trapani è in uno di questi, quello sul Biossido di Azoto – un inquinante che viene generato dal traffico veicolare – alle prime posizioni. A Trapani infatti si trovano condizioni meteorologiche ottimali, grazie ai frequenti e forti venti, per tener pulita l'aria da questo elemento. Ma non se la passa benissimo invece per quanto riguarda i consumi idrici. Perchè la rete idrica trapanese fa, è il caso di dirlo, acqua da tutte le parti. Infatti viene disperso il 37,6% di acqua. Inoltre l'87% della popolazione è servita da rete fognaria delle acque reflue urbane, per ciò che riguarda la capacità di depurazione, con Trapani che va in basso nella classifica. Anche sui rifiuti non ci sono buone notizie rispetto agli altri comuni, perchè i 591 chili prodotti per abitante portano la città, per questa speciale classifica all'81° posto. Male, poi, anche la raccolta differenziata che viene data dal rapporto all'11,7%. Sui trasporti a Trapani si calcolano 21 viaggi per abitante ogni anno, mentre è una città discretamente motorizzata. Infatti sono state calcolate in media 58 vetture ogni 100 abitanti. Consideriamo che L'Aquila, in fondo alla classifica ne ha 76. Non proprio confortante invece il dato sull'incidentalità. Nel 2015 a Trapani ci sono state 12,91 vittime di incidenti stradali, tra morti e feriti, ogni mille abitanti. E' poi tra le peggiori città italiane per le isole pedonali, 0 metri quadrati per abitante e soli 2,5 chilometri di pista.. Anche per le piste ciclabili è in fondo. Trapani invece è al 78° posto in classifica per le energie rinnovabili con appena l'1,02 di media di kilowatt prodotti da impianti solari su edifici comunali ogni mille abitanti. Inoltre è al 101° posto per il verde urbano fruibile.
Trapani, insomma, ha recuperato alcune posizioni, soprattutto per la qualità dell'aria. Ma c'è tanta strada da fare.