A Marsala la differenziata sembra andare bene. Meglio nelle zone periferiche che in centro, meglio di Trapani e di Mazara. L’Amministrazione guidata dal Sindaco, Alberto Di Girolamo, ma nello specifico il titolare della delega alla nettezza urbana, Agostino Licari, ha incontrato in più occasioni la cittadinanza, per meglio spiegare come si effettua una corretta differenziazione dei rifiuti.
Incontri con i cittadini, con la stampa, con le categorie di settore, con gli amministratori di condominio, le politiche ambientali sembrerebbero essere al primo punto in agenda per questa Amministrazione.
Non tutto però va benissimo. Siamo stati all’isola ecologica del salato, quella adiacente al luogo dei Mille, per intenderci. Ci siamo stati in una giornata piovosa, il fango rendeva difficoltoso il percorso per arrivare fino ai punti di conferimento, ci sono degli avvallamenti e delle buche che, sommerse dalla pioggia, creano un pericolo costante. Il cattivo odore è nauseante, gli operatori sono costretti ad operare in situazioni precarie di sicurezza ma anche di igiene. Tutto attorno è fango, e di notte, l’isola è aperta fino all’una con la presenza di un operatore, poi il cittadino può conferire lo stesso autonomamente. L’illuminazione scarseggia, c'è un solo faro che non riesce bene ad illuminare fino in fondo e lungo la strada .
Un operatore si sfoga, ci dice che le condizioni sono da terzo mondo. Loro, gli operatori, non sono gli unici a vivere quella zona. Perchè accanto, come succede spesso, staziona un gruppo di nomadi. In quel posto hanno creato la loro realtà, quasi una città dentro la città. I marsalesi si dividono sempre su questi temi, c'è chi è intollerante alla loro presenza, e chi non ci fa caso. Tutta l’area circostante è loro dimora, si avvicinano incuriositi dallo scatto delle foto e ci dicono subito “i bambini sono a scuola, noi li mandiamo a scuola”. Una volta capito che non eravamo lì per controllare l’iter scolastico dei minori, continuano affermando che stanno nelle pozzanghere e che occupano quel posto perché non hanno altre alternative, non ci vorrebbero stare , ci dicono, chiedono un’area attrezzata. Perchè quei panni stesi in pubblico e i lavaggi nella fontanella non sono proprio il massimo.
Si tratta di una zona in cui negli ultimi anni sono stati spesi molti soldi, dal parcheggio del salato ai lavori al luogo dei Mille. Dovrebbe essere il biglietto da visita di tutta quanta la città, lì arrivano i pullman con le scolaresche, le guide con i gruppi al seguito, i flussi turistici da lì prendono il via per poi snodarsi per le vie cittadine.
“Indecoroso”, “indecente” ci dice qualcuno mentre scattiamo qualche foto per meglio evidenziare cosa è visibile ad occhio nudo, ma lì, quel pezzo di città, adagiato su un mare che nemmeno si scorge più, e se lo si scorge difficilmente se ne sentirà l’odore salino misto a ebrezza, da lì passano tutti, parcheggiano le auto e si dirigono per le vie del centro, tutti vedono, qualcuno evidenzia il problema ma nessuna risposta concreta è stata finora data.