Continua a Partanna la lotta contro il randagismo e l’abbandono dei cani in genere. Il Sindaco Nicolò Catania ricorda che uno dei primi provvedimenti adottati all’inizio della sua legislatura ha riguardato proprio un’ordinanza la n. 78 sempre per la lotta e il contenimento del fenomeno del randagismo, promuovendo la collaborazione con le associazioni di volontariato ed animaliste presenti sul territorio. Iter che è culminato nella realizzazione del rifugio sanitario che può contenere fino a 60 cani ed è stato realizzato interamente con fondi comunali.
“Siamo riusciti anche ad ampliare il rifugio trasformandolo in canile, che a breve sarà inaugurato, potendo così contenere fino a 140 animali- le dichiarazioni del sindaco -. Siamo orgogliosi dell’attività svolta, senza nascondere comunque le numerose difficoltà incontrate sia di ordine economico, che burocratico-amministrativo e organizzativo, vedi per esempio il personale da adibire assicurando turni consoni alle esigenze degli animali ospiti. La struttura è munita di apposita sala chirurgica per la sterilizzazione degli animali così come previsto dalla norma, che dopo la degenza vengono rimessi nel territorio. Ad oggi ci pregiamo di avere catturato circa 160 cani. Le catture sono avvenute ad opera del personale dell’UTC e con l’ausilio della Polizia Municipale;
E una nuova ordinanza la n. 60 del 17.11.2016 è stata adottata dal sindaco relativamente agli obblighi dei proprietari e detentori di cani e volta a far maturare nella cittadinanza la coscienza dell’obbligo di custodia ai proprietari, che devono adottare tutte le misure adeguate per evitare la fuga e per prevenire situazioni di pericolo in danno di altri animali o di cittadini. L’ordinanza mira ovviamente a contenere il fenomeno dell’abbandono dei cani e del randagismo disciplinando le condotte dei proprietari e detentori di cani per combattere il randagismo. Così viene rimarcato l’obbligo, dell’iscrizione all’anagrafe canina, che viene indicato anche particolarmente per i cani da pastore. Questi animali spesso scappano al controllo dei proprietari, e sono quelli che alimentano buona parte del fenomeno del randagismo. Per questo i pastori verranno contattati individualmente e informati sulla nuova campagna operativa contro il randagismo ed in particolare sull’obbligo di iscrizione all’anagrafe canina.
“Siamo convinti che la lotta al randagismo è sinonimo di coscienza civile oltre che di manifestazione di umanità e affezione verso gli animali e per questo riteniamo che la cittadinanza tutta vada educata in quest’ottica precisando che dopo un breve periodo che si darà a tutti per adeguarsi si passerà alla fase repressiva”, conclude Catania.