Un terzo dei beni sequestrati e confiscati ai mafiosi, si trova in Sicilia e solo il 4 per cento però è stato assegnato, come si evince da una relazione del Ministero della Giustizia e riportata anche nel sito del "Centro Pio La Torre". Parte degli immobili sequestrati e confiscati, non vengono assegnati per problemi di natura giuridico amministrativa o abbandonati al loro stato di degrado e altri ancora vengono comunque utilizzati dagli stessi mafiosi, da loro prestanome o dalle loro famiglie. Il portavoce M5S al Senato Vincenzo Maurizio Santangelo, ha presentato un'interrogazione al Ministro dell'interno, relativamente alla vicenda della Group Pellegrino Srl. di Custonaci. Una azienda che Santangelo definisce un modello da non imitare, specie se poi a pagarne le conseguenze sono persone che hanno ancora il coraggio di credere nelle istituzioni e di investire "tempo e denaro" su beni, cui spesso i mafiosi non si rassegnano facilmente alla perdita. Santangelo ha chiesto al Ministro ci risarcirà i danni? Che fine faranno i lavoratori? "Sembrerà paradossale ma purtroppo la vicenda in questione è la realtà, - racconta in una nota Santangelo - succede che ad una azienda prima si concede un terreno, di proprietà di una società preposta alla misura di prevenzione sita all'interno della "Cava Noce", in località Noce del Comune di Custonaci, per utilizzarlo per lo svolgimento dell'attività estrattiva del marmo, per poi revocare a distanza di pochi mesi, la concessione del contratto di locazione all'azienda, in barba agli investimenti finanziari sostenuti per l'avvio dell'attività e in assoluta insensibilità dimostrata, nel mettere a repentaglio i posti di lavoro degli operai dell'azienda stessa. Non è confortante pensare che lo stesso Stato, avrebbe rinunciato all'entrata dei canoni di locazione, nell'ordine di 45 mila euro annui oltre Iva, per poi andar pagare alla "Group Pellegrino Import & Export srl", l'indennità prevista dall'art. 52, comma 5, del D.Lgs. 159/11 per i titolari dei diritti di godimento un equo indennizzo commisurato alla durata residua del contratto o del diritto reale, o ancora le indennità di disoccupazione ai lavoratori che hanno perso, in virtù del provvedimento dell'Anbsc (dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), il proprio reddito da lavoro."