“Fra la gente, insieme alla gente” è lo slogan, lanciato a maggio scorso dal nuovo Comando della Polizia municipale di Mazara del Vallo. Il motto accompagnava anche l’istituzione di un nuovo presidio distaccato, in pieno centro storico, dei Vigili Urbani.
UN PRESIDIO ‘INVISIBILE’
All’esterno, non c’è nemmeno una striminzita targhetta in ceramica, un pannello, un’indicazione di alcun genere: il nulla, l’anonimato assoluto. E non solo. Le due stanze, che dovrebbero servire a “garantire maggiore sicurezza – secondo quanto si legge in una nota stampa emanata dal Comune, a maggio 2016, quando fu inaugurato il servizio – in grado di fornire informazioni e dove sarà, inoltre, possibile presentare istanze e richieste specifiche”, sono praticamente vuote.
NIENTE PC, TELEFONO, RADIO, ARREDI
Il deserto accoglie immediatamente chi, per puro caso, dovesse entrare nelle due stanze: la prima, che dovrebbe fungere da anticamera del presunto ufficio, è dotata di un tavolo e tre sedie, oltre che un’ampia vetrata separatoria. Non c’è un manifesto o una locandina, un logo del Comune o qualsiasi altra effigie a suggerire che quello sia un presidio della Polizia municipale. Tutto ciò che è stato collocato all’interno, con uno sforzo ‘titanico’ dell’amministrazione comunale, sono: un tavolo, cinque sedie, un armadio pseudo blindato che, però, non contiene nulla, non c’è nemmeno un computer o una radio collegata al comando di Via Bessarione.
NEL CUORE ANTICO DELLA CITTÀ
L’ufficio si trova all’interno del complesso monumentale ‘Filippo Corridoni’ nella via delle Sette Chiese; praticamente a due passi dalla chiesa di Santa Veneranda nel cuore antico della Città. Lo sportello è aperto dal Lunedì al Sabato dalle 9 alle 13, ma risulta aperto anche il pomeriggio, momento in cui TP24.it ha scattato le foto.
SICUREZZA, INFORMAZIONI, ISTANZE
“Su indicazione del sindaco – affermava a maggio scorso il comandante Salvatore Coppolino – abbiamo istituito un presidio di legalità nel cuore della Città. Un piccolo punto – conclude il dirigente – con il compito di garantire maggiore sicurezza, in grado di fornire informazioni e dove sarà inoltre possibile presentare istanze e richieste specifiche”. Luogo strategico sì, per tutti coloro i quali potrebbero avvalersene, anche per delle semplici informazioni. Sarebbe interessante conoscere il numero reale delle richieste specifiche presentate dai ‘potenziali fruitori’ del presidio in sei mesi. Il numero sarà prossimo allo zero: dato che è impossibile, anche per un attento autoctono, capire dove si trovi e, una volta individuato, soprattutto, cosa andarci a fare.
Alessandro Accardo Palumbo
Twitter: @AleAccardoP