Il bilancio preventivo 2016 è stato approvato martedì sera dopo un’intera giornata di lavori d’Aula.
SENZA MAGGIORANZA SI VINCE UGUALE
Nonostante il sindaco Nicola Cristaldi (Fratelli d’Italia), da qualche mese, non possa più contare su una granitica maggioranza – prima poteva contare su 18 consiglieri, mentre adesso si è ridotta a 14 sostenitori – l’amministrazione è riuscita a portare lo stesso a casa il risultato più importante. Il documento di programmazione finanziaria, infatti, ha avuto l’ok con 13 voti favorevoli, 5 contrari e astenuti.
REVISORI CONTRARI
Il dibattito in Aula ha avuto spesso toni aspri, soprattutto in relazione al parere contrario al Bilancio, scritto nero su bianco dal Collegio dei revisori dei conti, organo di consulenza del Consiglio comunale. Le diverse criticità prospettate dagli esperti contabili hanno obbligato i consiglieri della maggioranza cristaldiana, come prevede la legge, a motivare il loro voto favorevole, in dissenso al parere contrario. Il dirigente del settore finanziario, Stella Marino, ha contro dedotto le motivazioni dei revisori chiarendo il perché di tutta una serie di criticità legate al previsionale. Ha, inoltre, letto in Aula un documento esplicativo che allegherà al Bilancio, da inviare alla Corte dei conti per il successivo controllo di legittimità.
MAGGIORANZA CONVINTA
Le motivazioni in Aula dei Consiglieri a favore dell’approvazione del Bilancio hanno avuto tutte lo stesso tenore: “Ci fidiamo delle spiegazioni fornite dal dirigente e quindi voteremo positivamente l’atto”. È questo in sintesi ciò che hanno affermato i membri della maggioranza. Le opposizioni hanno, dal canto loro, più volte fatto rilevare come sia scandaloso portare in Aula un Bilancio preventivo a dicembre; il M5S ha chiesto pure il ritiro della delega all’assessore al Bilancio, Vito Billardello per manifesta incapacità a rispettare la scadenza di legge che impone di approvare lo strumento finanziario entro il 30 aprile 2016.
GLI INCOMPETENTI
Da notare che alcuni consiglieri hanno dichiarato in Aula la loro mancanza di competenza nell’esaminare il Bilancio, perché non ci capirebbero nulla di numeri e conteggi complicati. Sarebbe il caso che i consiglieri in questione iniziassero a studiare sul serio ciò che non conoscono o, in caso contrario, pensassero seriamente a dimettersi. Non è, infatti, concepibile – dopo due anni e mezzo di attività consiliare – come si possano percepire gli emolumenti mensili, che arrivano intorno ai 1000/1200 euro netti, quando si confessa pubblicamente la propria ignoranza.
NESSUN EMENDAMENTO POLITICO
Questo Bilancio preventivo non ha subito alcun emendamento, né di maggioranza, né di opposizione. Vero è che emendare, cioè proporre una o più modifiche ad un atto presentato a fine anno non ha molto senso. La spesa è praticamente tutta già impegnata ed effettuata, però, forse, qualche emendamento, a mo’ di provocazione politica, poteva essere presentato dalle opposizioni.
I NOMI DEI VOTANTI
A favore dell’approvazione del bilancio preventivo hanno votato: il presidente del Consiglio, Vito Gancitano; Luigi Firenze; Rosaria Provenzano; Joselita D’Annibale; Stefania Marascia; Giacomo Caruso; Viviana Impeduglia; Giuseppe Tumbiolo; Giuseppe Giacalone; Antonino Zizzo; Vito Foderà; Isidonia Giacalone; Tonia Pernice. I contrari sono stati: Teresa Diadema; Giacomo Mauro; Valeria Alestra; Pasquale Safina; Antonino Arena; Nicola Norrito; Nicolò La Grutta. Gli astenuti sono stati: Giovanni Iacono; Antonino Gaiazzo; Giorgio Randazzo; Giuseppe Di Gregorio; Pietro Ingargiola. Assenti: Francesco Foggia (pochi minuti prima del momento del voto); Giacomo Cangemi (problemi di salute); Emanuela Alagna; Matteo Bommarito; Andrea Burzotta (autosospeso da alcuni mesi).
Alessandro Accardo Palumbo
Twitter: @AleAccardoP