Dai beni confiscati alla mafia e alla questione del sito per extracomunitari “Fontane D’oro”. Sono state queste le questioni affrontate nel corso dell’incontro tra il vice prefetto vicario Concetta Caruso e gli esponenti di minoranza del Comune di Campobello di Mazara: il consigliere comunale Vincenzo Giardina, il consigliere Giacomo Gentile, il rappresentante di Fratelli D’Italia Giuseppe Favata e Mario Giorgi quale coordinatore del Movimento Politico “Io Amo Campobello”.
L’incontro richiesto, dalle forze di minoranza, è stata l’occasione per trattare lo stato di abbandono e degrado di tre beni confiscati alla mafia, ristrutturati con i fondi PON, per una spesa complessiva di € 533.500,00: “Centro di accoglienza per extracomunitari”, in contrada campana portacqua; “Centro di accoglienza per disagio giovanile”, in contrada campana balatelle e il terreno agricolo in contrada campana caputa.
Prima la ex Commissione Straordinaria e poi questa Amministrazione comunale hanno lasciato i beni all’incuria ed al vandalismo più totale, con grave danno agli immobili e alle colture agricole. Di tutto ciò le forze di minoranza hanno consegnato alla Prefettura un video girato presso i beni confiscati.
Le forze di minoranza hanno esposto la criticità di un bene confiscato alla mafia l’ex oleificio “Fontane D’oro”, essendo utilizzato quale sito per i lavoratori stagionali di nazionalità africana.
All’interno e adiacente al campo sono presenti notevoli irregolarità e gravissime illegalità: dal commercio abusivo di alimentari, ristorazione abusiva, macellazione di animali, al contrabbando di sigarette ecc.
Le forze politiche, hanno chiesto la chiusura definitiva del quel sito, la relativa bonifica e attivare le procedure per le finalità disposte dal Comune.
A riguardo l’accoglienza dei lavoratori extracomunitari, le forze di minoranza hanno chiesto alla Prefettura che l’Amministrazione Comunale individui un immobile, lo attrezzi e attraverso l’evidenza pubblica lo dia in gestione, affinchè gli extracomunitari possano essere individuati e controllati. Inoltre è stato posto l’accento di porre dei limiti al numero di afflusso degli extracomunitari, con un controllo del territorio anche attraverso l’esercito.