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13/12/2016 06:30:00

Le bollette dell’acqua a Castelvetrano. “Da 8 anni, tariffe sbagliate”

I pasticci nelle bollette dell’acqua il Comune li aveva praticamente annunciati in un comunicato stampa del novembre scorso, dove il responsabile del relativo servizio idrico invitava i cittadini che avessero riscontrato “discrasie o errori” a recarsi presso gli uffici, “per fornire un’autodichiarazione sugli effettivi consumi”.

A giudicare dalle code che spesso si formano al piano terra della Casa Comunale di via della Rosa, pare che le discrasie non si siano presentate in modo proprio trascurabile.

Certo, gli errori possono sempre capitare, ma un ex consigliere comunale (Ninni Vaccara) ha scritto al commissario straordinario Francesco Messineo (in carica dopo che il consiglio è decaduto per le note vicende sul caso Giambalvo), sottoponendogli dei dubbi sulle ultime due fatture del servizio idrico che stanno arrivando a tutti i cittadini.

Si tratta di Ninni Vaccara, che ha scritto una lettera lunga e articolata, i cui punti principali sembrano essere due: le spese di spedizione ed il costo unitario al metro cubo.

 

I cittadini hanno ricevuto due bollette in un’unica busta, ma con una doppia spesa postale e di notifica: 2 euro per ciascuna fattura, per un totale di 4 euro.

Dato che sono state inviate circa 11.500 lettere, con un costo  di 11.224 euro, giusto provvedimento dirigenziale n.67 del 29/09/2016spiega l’ex consigliere - si ravviserebbe  oltre all’addebito improprio, un avanzo di cassa di circa + 23.000 euro, non giustificabile con il servizio reso, atteso  che già con il servizio effettuato ed appaltato, il comune ha avuto un risparmio di circa 11.776 euro, rispetto a quanto addebitato ai cittadini in una sola fattura.”  

 

Per quanto riguarda invece il costo unitario al metro cubo, i cittadini si sono ritrovati nelle bollette una tariffa di 0,47728. Una maggiorazione quindi, rispetto allo 0,45455 che avevano pagato fino al secondo semestre del 2014.

Una maggiorazione strana, che però era stata decisa dal Comune nel lontano 20 aprile del 2009 dall’allora sindaco Gianni Pompeo e mai applicata negli anni fino ad oggi.

Ninni Vaccara si chiede: “Come mai sia stato possibile un simile errore perpetuato per tutti questi anni, senza che nessuno se ne accorgesse, considerando la grossa crisi contabile e di liquidità che il Comune sta attraversando in questo ultimo periodo?”.

Da comune cittadino chiede quindi al commissario Messineo di interessarsi affinché il dirigente del servizio “verifichi ed accerti a quanto ammonti il mancato incasso da parte del comune, per aver applicato il costo unitario più basso dagli anni 2009 ad oggi, a quanto ammonti la parte recuperabile prima della prescrizione e a quanto ammonti il danno erariale verosimilmente verificatosi, predisponendo idonee azioni di recupero e rivalsa, ai fini del recupero di tutte le somme spettanti alle casse comunali”.

Le perplessità dell’ex consigliere riguardano anche il pareggio di cassa, da rispettare dal 2016: “Mi chiedo come il Comune abbia fatto a sostenere e pagare tutte le spese del servizio idrico, che deve coprire al 100% con le tariffe, quando ancora deve riscuotere il conguaglio del  2014, tutto il 2015 e tutto il 2016

 

Il sindaco Errante, dalle pagine locali di un quotidiano, fa sapere che risponderà alle affermazioni di Vaccara dopo aver avuto la relazione tecnica: “Allo stato attuale non ho nessuna comunicazione ufficiale in merito – ha risposto - e quindi queste criticità risulterebbero solo a Vaccara”.

 

Ad ogni modo, a parte la possibilità di danni erariali nel corso degli anni, ci sarebbe anche un’altra questione: quella della lettura dei contatori. “Se la lettura di alcuni contatori è stata fatta qualche settimana fa, prima della stampa delle fatture – aggiunge Vaccara - molti starebbero pagando non soltanto il secondo semestre 2015 ma anche quasi tutto il 2016. In questo caso il Comune è come se avesse già incassato come consumo anche quasi tutto il primo semestre 2016 e parte del secondo che, aggiornato con le nuove tariffe, ha fatto raddoppiare gli importi che di solito ogni famiglia pagava in maniera regolare”.

 

Qualcuno però ha giudicato l’operato di Vaccara in termini di visibilità politica in vista delle prossime amministrative, ma lui ha sottolineato che “Non è per niente una questione elettorale. Se il Comune ha mandato adesso le fatture con le nuove tariffe che dovevano essere applicate già da 8 anni non credo che sia colpa della politica, ma soltanto di chi ci ha amministrato fino ad oggi. I contribuenti sicuramente subiranno degli aumenti perché il Comune dovrà recuperare almeno gli ultimi 5 anni prima della prescrizione. Si dà sempre la colpa ai cittadini che non pagano le tasse, ma non è possibile fare simili errori e poi mandare più fatture tutte nello stesso periodo, proprio a fine anno.

 

 

Egidio Morici