Tasse locali più che raddoppiate dal 2011 al 2014 per i cittadini lilibetani. E crollo delle spese per il Turismo in meno di dieci anni. Duecento ventotto euro di aumento per i tributi comunali, in soli tre anni, non sono di certo bruscolini. Il dato è consultabile su Open Bilanci, piattaforma dell’associazione nazionale non profit ‘Openpolis’. A Marsala, mettendo a confronto i dati dei bilanci consuntivi del Comune, da un anno all’altro, la stretta tributaria è aumentata di 86 € dal 2011 al 2012 anni in cui si passava dalla Giunta Carini a quella Adamo. Il Comune lilibetano, ha prodotto altri aumenti nel periodo successivo: in crescita, passando da 292 a 429 euro, la tassazione locale tra il 2012 ed il 2013: più 137 euro in soli 365 giorni non è poca cosa. Vediamo meglio nel dettaglio: nel 2009, quando ancora era sindaco ancora Lorenzo Carini (Pdl) la tassazione era a 200 euro pro capite. L’asticella contributiva scendeva di pochissimo nel 2010 a 195 euro; nel 2011 aumentava di poco a 206 euro; l’anno seguente, il 2012, balzo in su, a quota 292 €. Nel corso del cambio del Governo cittadino, tra il 2012 ed il 2013, passato nelle mani della nuova prima cittadina, Giulia Adamo, ex azzurra poi passata all’Udc, si registra una ‘botta’ con un cospicuo salto in avanti a 429 euro, come scritto sopra + 137 euro. Il 2014 è anno di assestamento, rispetto al 2013, e ci si ferma ad un aumento, ulteriore, di soli cinque euro, portando il tetto del prelievo fiscale cittadino a quota 434 euro pro capite. Il dato è riferito alla ‘Gestione di cassa’ che considera le entrate e le spese che il Comune ha effettivamente riscosso (riscossioni) e pagato (pagamenti) nel corso degli anni, indipendentemente dagli anni in cui sono nati i crediti (accertamenti) e i debiti (impegni).
TURISMO: SPESE IN PICCHIATA – Nel 2006 le spese del Comune di Marsala per la promozione del turismo locale ammontavano a 945 mila 949 euro (con 11,49 euro procapite), nel 2014 sono crollate a € 126 mila 680 con una spesa, sempre procapite, di 1,51 €. In Città, mettendo a confronto i dati dei bilanci consuntivi del Comune, in appena otto anni, le uscite legate al settore turistico hanno subito una perdita di 819 mila 269 euro, facendo registrare, in pratica, un meno 900%. Alla fine del 2007, cosa che con il primo vero tonfo coincide con l’insediamento del sindaco Renzo Carini: – 670 mila 960 euro; si scende, infatti, subito a 274 mila 989 euro (e 3,33 € di spesa procapite). L’anno seguente, il 2008, c’è un piccolo balzo in su a quota € 362.155 (e € 4,38 procapite); nel 2009 di nuovo una piccola flessione con una spesa consuntiva di 319 mila 419 euro (€ 3,87 € procapite); nel 2010 altro piccolo recupero a 354 mila 303 euro (e 4,28 € procapite). Nel 2011, ultimo anno per Carini al governo della Città, un ulteriore tonfo: 63 mila 829 euro di spesa (con lo 0,77 € a testa per cittadino). Chiusa l’esperienza politica di Carini passa al comando Giulia Adamo. È il 2012 ed inizia la breve avventura della prima cittadina, che verrà poi sospesa, dopo un paio di anni, per fatti giudiziari che la vedranno subire l’applicazione della Legge Severino. Con la Adamo si innalza la spesa a 102 mila 792 euro (con un 1,23 € procapite); nel 2013 c’è una nuova caduta a 74 mila 333 euro (e 0,89 € procapite). Infine il 2014, con l’ultimo bilancio prima del Commissariamento, fa registrare una spesa in salita per il turismo cittadino di 126 mila 680 euro (e 1,51 € procapite). Ora si attendono i nuovi dati Openbilanci per il 2015 e 2016, non appena saranno disponibili ne daremo notizia.
Alessandro Accardo Palumbo
www.facebook.com/AlessandroAccardoPalumbo
Twitter: @AleAccardoP