Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
02/01/2017 12:34:00

Il baglio Florio accoglie la mostra sui reperti selinuntini

 Il Sindaco della città di Castelvetrano Selinunte, Avv. Felice Jr. Errante, ha presenziato nei giorni scorsi all’inaugurazione della mostra “Malophoros cent’anni dopo”, che è stata inaugurata presso il Baglio Florio all’interno del Parco Archeologico di Selinunte. L’imponente struttura, che è stata oggetto di  un recente restauro,  è destinata a diventare un polo museale da anni atteso per ospitare i reperti selinuntini. La mostra, che rimarrà aperta fino al prossimo 30 maggio, consente di poter vedere decine di reperti, alcuni per la prima volta in assoluto, che sono stati recuperati in circa 100 anni nell’area della necropoli di contrada Gaggera.
"Mi viene naturale ricordare da quanti anni si parlava della realizzazione di un museo all’interno del Parco Archeologico di Selinunte? Quanti candidati sindaci hanno inserito detto obiettivo nei loro programmi? - ha affermato Errante- da oggi quello che era oggetto di campagna elettorale non lo sarà più, perché è una solida realtà, grazie al direttore del parco Arch. Enrico Caruso per l'impegno e l'abnegazione nella realizzazione della mostra, oltre al sostegno politico dell’On. Giovanni Lo Sciuto, che ha lavorato alacremente per la costituzione dell’Ente Parco di Selinunte e per l'attenzione che quotidianamente riserva al nostro parco. Mi fa piacere, inoltre, che  anche la città di Castelvetrano ha contribuito all’allestimento del museo con il prestito della Lex Sacra, meglio nota come lamina plumbea. ”