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02/01/2017 06:15:00

Mazara, i rimborsi per i consiglieri. Qualcuno vuol fare il furbo

Sono rimasti solamente due Consiglieri comunali a fare percepire dei rimborsi mensili alle aziende private per cui lavorano, per tutte quelle ore durante le quali, esercitando l’attività consiliare, non possono esercitare i loro compiti: Nicolò La Grutta (M5S) e Teresa Diadema (Pd). All’inizio della consiliatura erano in quattro. La norma in questione (legge regionale 30/2000 art. 20 c. 5) ‘dispone che l’onere per le assenze dal servizio dei lavoratori dipendenti da privati, o soggetti pubblici economici è a carico dell’Ente o organismo presso il quale esercitano le funzioni pubbliche’. In questo caso l’Ente è il Comune di Mazara.


IL CASO DIADEMA: CASA E ‘LAVORO’ COINCIDONO
– Sarebbe moralmente lecito, visto che per legge non è vietato, farsi assumere come ragioniera, pochi giorni dopo la propria prima elezione (giugno 2009) a consigliere comunale (avvenuta il 22 giugno 2009), da un’azienda (01/7/2009) per far percepire ad essa i rimborsi ogni qual volta la consigliera, si assenta dal lavoro per motivi legati alla carica? E, ancor di più, qualora la ditta fosse un’azienda di famiglia, o addirittura del marito? Le domande sorgono da una strana coincidenza: la residenza della Diadema e la sede della ditta, per cui lavora attualmente, coincidono. Se a ciò si aggiunge che, cercando su google notizie dell’azienda in questione, risulta amministratore unico, un certo Piero Giacalone, che ricorda il nome del coniuge della Diadema, Giampiero Giacalone, già presidente del Consiglio comunale mazarese ed ex consigliere provinciale, i dubbi restano tutti.

E LE DOMANDE SENZA RISPOSTA – Quelli che seguono sono i quesiti che abbiamo girato, tramite PEC, alla signora Teresa Diadema, vice presidente del Consiglio comunale, nonché segretaria dell’unico circolo Pd in Città: 1) Qual è la data di prima assunzione presso la ditta che ha chiesto il primo rimborso (01/07/09) e cioè la Giacalone Giuseppe Giovanni s.n.c.? 2) I titolari delle ditte: Giacalone Giuseppe Giovanni s.n.c., e la Jaco Pesca s.r.l. sono a lei legate in qualche modo da vincoli di parentela ed eventualmente di che tipo (coniuge, suocero ecc.)? 3) Prima del 01/7/09 risultava già assunta in altre ditte private o enti pubblici, poiché dai dati contenuti nel c.v. pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Mazara non è possibile desumerlo? Nessuna risposta in replica, però, è giunta dalla signora Diadema.

21 MILA 104,45 EURO DI COSTI AGGIUNTIVI PER LA CITTÀ, OLTRE AI GETTONI, GRAZIE ALLA SUA ATTIVITÀ POLITICA – A seguire una lista non completa, ma che dà comunque un senso, delle somme rimborsate alle aziende per cui ha lavorato la Diadema, in base alla legge, dal Comune di Mazara: Gennaio/Giugno 2010 - 3.318,18 €; Luglio/Dicembre - 2010 2.102,12 €; Gennaio/Giugno 2011 - 2.997,34 € (Giacalone Giovanni, Giuseppe s.n.c.); Luglio/Dicembre 2011 - 2.591,59 € (Giacalone Giovanni, Giuseppe s.n.c.); Gennaio/Settembre 2012 4.287,78 € (Asaro e Giordano s.n.c.); la Jaco Pesca ha ottenuto un importo totale di 5.807,44 € riguardante il periodo Luglio/Dicembre 2014 (circa 9.955,61 € l’anno). Le uscite certificate in poco meno di tre anni corrispondono a 21 mila 104,45 € nei periodi citati. Ad essi mancano i tre mesi finali del 2012, tutto il 2013, ed i primi sei mesi del 2014, oltre che tutto il 2015 e 2016.
UNA SVISTA (RECUPERATA) PER I RIMBORSI DI FOGGIA – Per il Consigliere Foggia (rieletto il 27/06/2014) c’era qualche anomalia, poi sanata. Le sviste erano causate da alcune somme che il Comune gli aveva rimborsato a causa di ‘viaggi di servizio e missioni’ per un importo di quasi 3 mila 600 euro, legate alla precedente residenza fuori Città dello stesso politico. Spulciando le carte (Determina dirigenziale 1° settore n. 45/2016) è emerso, però, che: “Vista l’istanza, del 27/01/2016, presentata dal Consigliere comunale Francesco Foggia, con la quale comunica di avere percepito erroneamente il rimborso chilometrico per il periodo dal 07/10/2011 al 15/06/2014, per un importo complessivo di € 3.738,80, di essere disponibile al rimborso del suddetto importo, autorizzando l’Ente alla compensazione mensile di 750 euro con gli importi dovuti per i gettoni di presenza”. La restituzione è stata completata da poco.
Per i Consiglieri Giacalone e La Grutta abbiamo chiesto: 1) Qual è la data di prima assunzione presso la ditta o azienda che ha chiesto il rimborso? 2) C'è o meno un vincolo di parentela col datore di lavoro o titolare della ditta/azienda per cui lavorate attualmente ed eventualmente di che tipo (coniuge, fratello, padre - madre ecc.)? 3) Il rapporto di lavoro è ancora in essere, o meno, alla data di oggi?

I RIMBORSI PROCURATI DA LA GRUTTA A TELEVALLO – A seguire una lista dei rimborsi lordi percepire dal penta stellato (eletto il 27/06/2014) al datore di lavoro ‘Televallo’: Luglio/Dicembre 2014 - 504,23 €; Gennaio/Giugno 2015 - 552,17 €. Il costo ulteriore per le casse cittadine ammonta a poco più di mille euro l’anno. Il portavoce grillino eletto in Consiglio durante le ultime amministrative del giugno 2014 aggiunge che “non ha rapporti di parentela con l’azienda per cui lavora, è stato assunto parecchi anni or sono ed è ancora alle dipendenze della stessa ditta”.
GIACALONE RISPONDE COSÌ – Eletto anch’egli il 27/06/2014 rende noto che: 1) “La data di prima assunzione presso la Ditta che ha chiesto il rimborso è il 07/05/2015”; 2) “Non c'è vincolo di parentela con il datore di lavoro”; 3) “Il rapporto di lavoro non è più in essere in quanto il sottoscritto risulta dimissionario. Comunico, inoltre, che ad oggi il sottoscritto è diventato un libero professionista”.

 
Alessandro Accardo Palumbo
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Twitter: @AleAccardoP