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13/01/2017 07:00:00

Partanna, il boss Scimonelli a processo per l'omicidio Lombardo

 Il gup di Palermo Gigi Omar Modica ha rinviato a giudizio il 49enne presunto boss mafioso partannese Giovanni Domenico Scimonelli quale mandante dell’omicidio di Salvatore Lombardo, ucciso con due fucilate, a Partanna, davanti il bar “Smart Cafè”, il 21 maggio 2009. Lombardo sarebbe stato punito per il furto di un furgone carico di merce del supermercato Despar, di cui lo Scimonelli sarebbe stato “gestore di fatto”. Il processo a Scimonelli - ritenuto un “colletto bianco” tra i più vicini a Messina Denaro e per questo condannato, lo scorso anno, a 17 anni di carcere dal gup di Palermo Walter Turturici nell’abbreviato scaturito dall’operazione antimafia “Ermes” - inizierà il prossimo 1 marzo davanti la Corte d’assise di Trapani. Esecutori materiali dell’omicidio Lombardo sarebbero stati, invece, Nicolò Nicolosi, 45 anni, di Vita, e Attilio Fogazza, anch’egli 45 anni, di Gibellina. A sparare sarebbe stato il primo, mentre il secondo sarebbe stato alla guida dell’auto (una Volkswagen Polo) con cui fu raggiunta la vittima. Entrambi, alcuni mesi dopo l’arresto, hanno deciso di iniziare a collaborare con la giustizia. Fogazza e Nicolosi saranno processati con rito abbreviato. Dopo anni nei quali non si era riusciti a capire chi e perché avesse ucciso il Lombardo, nell’autunno 2015, polizia e carabinieri hanno individuato il possibile movente e i presunti responsabili nell’ambito delle indagini coordinate dalla Dda per la cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro, al quale lo Scimonelli sarebbe molto vicino. Coinvolto, infatti, nell’operazione “Ermes” del 3 agosto 2015, il 2 maggio dello scorso anno il boss partannese è stato condannato a 17 anni di carcere dal gup di Palermo Walter Turturici. Per l’accusa, Scimonelli, nato a Locarno l’8 agosto 1967, imprenditore e pregiudicato, sarebbe un “colletto bianco” che avrebbe, tra l’altro, anche reinvestito in Svizzera i soldi di Messina Denaro.