Si è svolta sabato scorso, presso l'area 14, la manifestazione “Non importa dove nasci ma come vivi” organizzata dagli attivisti del Movimento 5 stelle di Castelvetrano e quelli di Partanna. Tra gli ospiti della manifestazione oltre ai Deputati Santangelo, Gianrusso, Palmeri, Tancredi e Corrao, erano presenti anche personalità di spicco come Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo, Salvatore Inguì, presidente di Libera, e
Nicola Clemenza. Alla manifestazione ha partecipato anche il meetup di Campobello di Mazara che, intervenendo con il proprio portavoce consigliere Tommaso Di Maria, ha consegnato ai parlamentati un report, realizzato dagli attivisti del M5S, che denuncia lo stato di abbandono ed incuria in cui versano i beni confiscati alla mafia ed acquisiti al patrimonio indisponibile del comune.
Gli attivisti sono sempre più convinti che la lotta alla mafia debba passare anche dalla cura e dalla sorveglianza dei beni stessi che, in quanto immobili confiscati alla criminalità, acquisiscono un alto valore simbolico di presidio di legalità, in una zona considerata da tempo “lo zoccolo duro della mafia”.
Nell'intervento Di Maria ha anche evidenziato che in uno dei suddetti beni, era stato presentato, dall'Amministrazione Caravà, un progetto per la realizzazione di un canile, ma il sito in questione, almeno dai documenti forniti dagli uffici, risulta avere altra destinazione.
Il meetup di Campobello di Mazara reputa indispensabile valorizzare i beni confiscati attenzionando anche l'oleificio “Fontane d'Oro”, che potrebbe essere utilizzato, con finalità diverse da quelle avute fino a questo momento , riconsegnando all'opificio, il ruolo primario di azienda di produzione e di servizi in un territorio a vocazione agricola.