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25/01/2017 15:19:00

Mazara, i 50 anni di Roberto Gallo: il Rivoli per raccogliere fondi contro il cancro

 Diventa un caso nazionale la storia del mazarese Roberto Gallo. Compie 50 anni, e per festeggiarli ha deciso di affittare il teatro cittadino, il Rivoli, per fare una grande festa, con un obbligo per tutti gli invitati: non portare regali al festeggiato ma fare una donazione per la ricerca sul cancro. Gallo infatti è guarito da un tumore, e la sua storia la racconta Il Giorno:

Ha affittato un teatro, il multisala Rivoli che è poi «l’unico vero e proprio a Mazara del Vallo», per festeggiare i suoi cinquant’anni, compiuti ieri. Sul palco ha chiamato diversi artisti: la cantante Silvia Mezzanotte, Serena Bagozzi che è una vocalist piuttosto nota nella Sicilia orientale, musicisti e comici amati nell’isola come Sergio Vespertino. Settecento invitati, «e non voglio vederne manco uno arrivare col regalo, li ho avvertiti, li rispedisco al mittente!».

 

Quello che avrebbero speso per celebrare i suoi cinquant’anni, Roberto Gallo ha chiesto di devolverlo, in soldoni, dentro una grande urna trasparente piazzata in teatro. Sopra c’è scritto: «Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori» di Milano. Aveva un tumore Roberto Gallo, «e certo che lo può scrivere. Qui a Mazara tanta gente è rimasta colpita dalla mia “avventura”, io la chiamo così perché è finita bene». Gallo, che di professione è geologo, ha risalito tutta l’Italia per sconfiggere il suo cancro. All’Istituto di via Venezian l’hanno operato, curato, è guarito. E adesso, per ringraziare d’aver potuto festeggiare il suo «Fifty-Fifty», così c’è scritto nell’invito, ha invitato quanti più concittadini possibile e ha chiesto non regali, ma donazioni all’Istituto. «All’ingresso - spiegava ieri a poche ore dalla festa - consegneremo a tutti una busta per l’obolo, intestata all’Istituto dei tumori, poi le metteremo tutte in una teca. Alle 23 ci collegheremo col direttore generale dell’Int, Luigi Cajazzo, per comunicargli la cifra raggiunta».

In diretta con i presenti e le televisioni locali che seguiranno la serata. Cajazzo resterà sveglio ad aspettare la chiamata, e l’entità della cifra, chiarisce, «non ha importanza, ne ha il valore del gesto» di Gallo e dei suoi concittadini. Settecento persone, un teatro intero che si mette una mano sul cuore, l’altra in tasca per dare quello che può alla battaglia contro il cancro. Gallo non ha preferenze particolari sulla destinazione dei fondi, «penso li utilizzeranno per la ricerca». Cajazzo assicura che andranno a finanziare un progetto e che l’Int, come sempre, ne darà conto, e merito al suo ex paziente. Che ha una sua filosofia: «C’è chi dice Gesù, chi Allah o Buddha, chi il caso, comunque qualcuno ha voluto che fossi qui a parlarne. E ho la fortuna di essere una persona conosciuta a Mazara, forse anche benvoluta. Così, diciamo, ho deciso di giocarmi questa carta, per raccogliere il più possibile». E permettere ad altri come lui di compiere cinquant’anni, da guariti.