Nuova condanna, a tre anni e sei mesi, per Massimino Ciancimino, il figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito: a Bologna era imputato per calunnia nei confronti di Rosario Piraino, dell’Aisi. Il ‘super-testimone’ del processo sulla presunta trattativa Stato-Mafia, arrestato e finito in carcere il 24 gennaio per un’altra condanna a Palermo,rispondeva, nel processo bolognese, di aver falsamente accusato di minacce Piraino nel 2009, quando risiedeva a Bologna.
Il recente arresto a Palermo di Ciancimino Jr con la condanna tre anni di carcere per detenzione di esplosivo più la revoca dell’indulto a due anni e otto mesi per riciclaggio hanno stimolato Aldo Grasso a scriverne nella sua rubrica domenicale in prima pagina del Corriere della Sera con l’eloquente titolo “Le verità alternative di Ciancimino Jr.”.
Nell’articolo Grasso, a parte ricostruire la storia di “Nano” (come era chiamato il figlio del sindaco di Palermo), vi è anche una “lista” accurata e circostanziata dei giornalisti che in questi ultimi anni avevano “supportato” Ciancimino jr, tra cui Michele Santoro e Marco Travaglio.
Grasso non ha rinunciato ad una stoccata a Travaglio dicendo che per il giornalista de Il Fatto Ciancimino jr era “una icona antimafia” (come del resto lo era per l’ex Pm Antonino Ingroia).
Travaglia ha replicato scrivendo al Corriere lui non ha mai pensato che Ciancimino Jr. una “icona dell’antimafia”.....