Affrontare insieme le criticità e collaborare al fine di arginarle per offrire a tutti i pazienti nefropatici un trattamento adeguato, provando a risalire alle cause, implementando l'elaborazione dei preziosi dati forniti dal registro. Queste le tematiche affrontate ieri mattina nei locali dell’Assessorato alla Salute, alla presentazione dell’8° Report dei dati del Registro Siciliano di Nefrologia, Dialisi e Trapianto 2015.
A presentare i dati sono stati l’Assessore alla Salute On. Baldo Gucciardi, il Presidente del Centro Nazionale Trapianti dr. Alessandro Nanni Costa, il Direttore del Centro Regionale Trapianti (CRT) Sicilia dott.ssa Bruna Piazza e il Presidente del Comitato scientifico del RSDNT dr. Giuseppe Daidone.
“Il registro è un buon strumento – ha detto l’assessore Gucciardi - ma non è ancora sufficiente per le anomalie che si sono registrate negli anni e siamo al lavoro per correggerle in modo che non ci siano più ombre. In particolare l'obiettivo della programmazione è quello di non trascurare le strutture pubbliche".
“Bisogna capire esattamente qual è l’impatto della dialisi pubblica e della dialisi privata nel sistema sanitario – ha aggiunto Nanni Costa - e vedere quali sono le caratteristiche interne di offerta e di occupazione dei posti dialisi. Ha ragione l’assessore quando dice che l’incidenza dell’occupazione del pubblico diventa un elemento critico per la valutazione del sistema. Bisogna lavorare rispetto alle diverse metodologie della dialisi, bisogna potenziare la dialisi peritoneale”.
Il Registro, istituito con Decreto Assessoriale n. 3423 del 19 dicembre 2008, raccoglie i dati relativi ai pazienti in trattamento dialitico cronico sostitutivo della funzione renale, ai pazienti in lista d’attesa per trapianto di rene ed al numero di trapianti effettuati in Sicilia e fuori Regione; quindi, lo stesso va inteso quale strumento di monitoraggio e gestione della governace clinica a disposizione dell’Assessorato, strumento di verifica dell’offerta assistenziale e di ricerca clinica per i nefrologi, strumento di valutazione della qualità assistenziale ricevuta dai pazienti.
L’analisi dei dati del Report 2015 ha messo in evidenzia, sicuramente, le diverse criticità presenti sul territorio regionale, criticità che vanno esaminate ed affrontate al fine di individuare gli opportuni provvedimenti risolutivi.
Infatti, su una popolazione di 5 milioni di abitanti circa mezzo milione sono pazienti affetti da una malattia renale cronica, e spesso non se ne conosce la causa. Nel report 2015 viene confermato il trend in lenta ma costante crescita della prevalenza dei soggetti in dialisi cronica pari a 4.749 (933 per milione di abitanti), mentre l’incidenza dei nuovi dializzati mantiene il trend in lenta riduzione iniziato nel 2013, comunque entrambi gli indicatori risultano essere al di sopra del benchmark di riferimento.
Altro dato che emerge e che va rivalutato è il numero globale di posti rene offerto non congruo rispetto al fabbisogno, sovrastimato, nonché la distribuzione tra le province. Il registro RSDNT deve avere lo scopo di fornire tutte le informazioni necessarie all’identificazione delle cause di questo fenomeno così esteso, dall’imponente impatto epidemiologico, al fine di porre in essere efficaci misure di correzione e di prevenzione per una Sicilia futura “senza dialisi”.
Nel corso della presentazione è stata ribadita l'inversione del trend in senso positivo delle donazioni in Sicilia registrata nel 2016, che sembra mantenersi all'inizio del nuovo anno. Si è visto, quindi, un incremento del 20% rispetto al 2015 in termini di segnalazioni (138 nel 2016 e 117 nel 2015) e di donazioni (64 nel 2016 e 54 nel 2015). “Chiaramente tutto ciò rappresenta un dato incoraggiante, frutto dell’impegno di tutto il personale della rete trapiantologica - dichiara la dottoressa Piazza - di tutto il personale del CRT Sicilia, di tutti i coordinatori locali, i direttori delle unità di anestesia e rianimazione, medici, infermieri e gli altri addetti ai lavori che giornalmente sono coinvolti nelle attività di donazione e trapianto”.
Il Report sarà pubblicato sul sito del CRT Sicilia www.crtsicilia.it