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12/02/2017 21:00:00

Pantelleria, gli studenti dell'Istituto Almanza scrivono al Presidente Mattarella

Non si ferma l’impegno e l'attività degli studenti dell’istituto Vincenzo Almanza di Pantelleria per poter ottenere uno spazio di aggregazione tutto loro dove potersi incontrare e fare attività. La mediateca comunale che era nata come spazio giovanile e casa delle associazioni al momento ospita alcune classi scolastiche. Questa volta i giovani studenti panteschi hanno scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Gentile Presidente Mattarella,

noi studenti di Pantelleria ci confrontiamo giorno dopo giorno con tanti problemi legati al nostro bellissimo territorio.

La distanza dall’Italia ci rende isolati da tanti punti di vista: prezzi più alti, difficoltà negli spostamenti, poco lavoro. E l’Isola offre poco a noi giovani.

Siamo i 278 studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “V. Almanza” di Pantelleria e la nostra scuola è un edificio destinato a civile abitazione riadattato parzialmente a scuola. Il nostro grande disagio è non avere a disposizione un ampio locale idoneo ad ospitarci. La nostra scuola è dotata di un grande e fantastico centro risorse – palestra sotterraneo, chiuso ormai da anni per lavori di manutenzione. Nel 2009 necessitava di interventi di lieve entità, che sono stati trascurati. Con il passare degli anni il locale rimase chiuso e i danni aumentarono. Nel novembre scorso riusciamo ad incontrare il Responsabile del Settore 5 del Libero Consorzio di Trapani Avv. Diego Maggio e il Responsabile dell’Edilizia Scolastica architetto Gandolfo. Dopo circa un mese veniamo informati che i lavori di manutenzioni ammontano a €100.000 cifra enorme per i tempi che corrono. Purtroppo sappiamo che i tempi della burocrazia sono lunghi e molto lenti.

Ma, nel lungo periodo siamo tutti morti!

Non possiamo incontrarci liberamente, non possiamo fare le nostre assemblee d’istituto, non possiamo svolgere educazione fisica, relegata tra i libri e il ping pong fatto sui banchi di scuola, non possiamo incontrarci il pomeriggio, non possiamo fare giornate dello sport e non possiamo incontrare esperti. Tutto questo perché la nostra scuola non ha grandi locali: ha solo questo grande centro risorse (finanziato con i fondi europei di sviluppo regionale per € 94.721,68). Siamo costretti ad elemosinare locali ad associazioni private, al Comune, alla Parrocchia, siamo costretti ad elemosinare l’intervento di associazioni di volontariato come la Misericordia semplicemente per poterci incontrare. Costretti a sentirci un peso per la collettività, che ci vede come un costo.

Siamo a Pantelleria, uno dei posti più belli del Mondo. 8.000 anime con mille problemi. Lo Stato vuole combattere la tossicodipendenza, la dispersione scolastica e la criminalità giovanile e poi non concede ai giovani, il futuro della società, le condizioni fondamentali: avere un luogo di incontro. È possibile che per una realtà così disagiata come Pantelleria non si trovino 100.000 euro, cifra enorme per noi giovani, ma così piccola e insignificante per la nostra Italia? Non stiamo qui a chiedere i milioni, noi ci rivolgiamo a Lei perché crediamo nel nostro Paese e nel nostro futuro. Basterebbe che i lavori per il nostro Centro-risorse inizino presto, diano lavoro e ci restituiscano il nostro luogo, finalmente. Noi studenti siamo disposti a dare una mano. Più il tempo passa e più questo spreco pubblico si ingigantisce: a cosa servono tutte quelle circolari contro la dispersione scolastica se poi i ragazzi abbandonano in massa la scuola per intraprendere altre strade, non sempre lecite? Date a noi giovani la possibilità: un luogo aperto il pomeriggio per fare sport, musica, lettura, studio.

Un luogo aperto per una Scuola aperta a tutti. Confidiamo nel Suo prezioso aiuto per poter risolvere rapidamente la vicenda. E La invitiamo a venirci a trovare nella nostra meravigliosa isola, magari per visitare il Centro Risorse che speriamo, grazie a Lei, di riaprire. Speranzosi in un riscontro positivo, attendiamo risposta e Le porgiamo distinti saluti.