I movimenti politici a Trapani ed Erice, che stanno tenendo banco per le amministrative primaverili, sono tanti e non ci si sarebbe aspettati lo scollamento tra il PSI di Nino Oddo e Sicilia Futura di Salvatore Cardinale.
I due hanno stretto, solo qualche mese fa, un sodalizio elettorale che aveva, soprattutto, come obiettivo quello di approdare nuovamente all’ARS.
Nelle ultime ore Sicilia Futura decide di viaggiare da sola, di non fare alleanze né a Trapani né ad Erice, la linea politica punta all’autonomia del movimento. A scrivere il comunicato stampa sono Giovanni Cuttone e Livio Daidone, rispettivamente segretario e presidente provinciale. Nella nota si evince come “Sicilia Futura non intende assoggettarsi ad alleanze né tantomeno condividere progetti per il territorio calati dall’alto o imposti da altre forze politiche: intendiamo proporre e sostenere progetti seri e uomini e donne capaci di portarli avanti con determinazione , lucidità politica e con coraggiosa lungimiranza”.
Sembra il manifesto di un nuovo partito: Sicilia Futura indica la strada e non farà nei territori alleanze con il PSI, si definisce un partito inclusivo e apre le porte a chi si affaccia per la prima volta alla vita politica ma anche a chi ha esperienza. Fa riferimento a Mario Buscaino, ex sindaco di Trapani, che ha messo a disposizione di Sicilia Futura la sua competenza.
Il compito, non proprio semplice, di trattare con le forze politiche diverse da Sicilia Futura interessate a condividerne il percorso, è stato affidato al sindacalista Silvio Ceccaroni.
Ad Erice, intanto, non si fermano i botta e risposta tra i candidati ad indossare la fascia di sindaco, Cettina Montalto ha presentato i suoi sette punti programmatici in una conferenza dove ha presentato anche le liste a sostegno della sua candidatura.
Montalto sbotta definendo i suoi avversari “carcasse politiche”, non definisce Daniela Toscano alternativa a Tranchida ma il proseguo di un modo di amministrare che sta stretto alla Montalto. Non si comprende però dove stia la novità: Daniela Toscano ha più volte ribadito che intende proseguire il lavoro iniziato da Giacomo Tranchida, attuale sindaco di Erice.
Si muove verso il senatore Antonio d’Alì sostenendo il progetto della Grande Città, immaginandone la gestione comune del lungomare Dante Alighieri. La Montalto si definisce il sindaco della gente, con attenzione alle fasce deboli. Il movimento Italia Patria Nostra si è schierato in appoggio della candidata Montalto, lo dice il segretario regionale del movimento Angela Macaluso, così anche il Nuovo PSI.
La convention organizzata dalla Montalto chiude con il discorso del suo compagno, Luigi Manuguerra, che sfida Giacomo Tranchida ad un confronto pubblico : “Io, pregiudicato sfido il galantuomo Tranchida” , Manuguerra vuole il confronto anche con Oddo, etichetta la Toscano come la controfigura di Tranchida, non va leggero nemmeno con il candidato Luigi Nacci ( PSI) sostenendo che Nacci ha attraversato tutte le forze politiche per poi approdare alla corte di Oddo. Manuguerra conclude con la voglia di vittoria definendo la sua compagna la nuova Evita Peron di Erice.
Più cauto e tranquillo è l’avvocato Maurizio Sinatra che si candida “ per costruire una nuova alleanza di governo”: il progetto civico nasce da un progetto non per andare contro qualcuno, nasce da una scelta ponderata. Cerca e chiede collaborazione , non si tratta di un progetto blindato ma di una nuova condivisione. Secondo Sinatra :“ tutte le idee sono apprezzabili e vanno messe al confronto con quelle egli altri, la sintesi dovrà essere buona per tutti e non solo per una parte della città”.
Va oltre le elezioni amministrative, Sinatra si lancia a creare un brand per Erice per far recuperare agli ericini tratti identitari spesso dimenticati, senza alzare muri populistici.
Così Sinatra dice che il suo movimento “Alleanza Civica per Erice” non sarà una esperienza legata solo alla competizione elettorale ma deve andare anche oltre. Gli obiettivi di Sinatra passano dallo sviluppo del turismo partendo dal basso, un cantiere aperto che apre le porte a chi abbia voglia di scommettere sulla candidatura di Sinatra. Parla di strisce blu e di un nuovo loro sistema, di un parcheggio, di un intervento sulla pista ciclabile e l’apertura del dialogo con eventuale collaborazione con il Luglio Musicale. Accenna anche alla Grande Città e alla possibilità che sia lo Stato a definire i nuovi confini e a quel punto, dice Sinatra, sia Trapani che Erice devono arrivarci pronte. Sinatra conclude con la proposta del “pro-sindaco”, una figura nuova che sarà sempre a contatto con il territorio e con i cittadini, un incarico non retribuito che raccorderà le esigenze del territorio con la figura istituzionale del sindaco.