Si è riunito venerdì scorso il Coordinamento Territoriale Filiera Ittica di Mazara del Vallo. Nel corso della riunione si è fatto il punto sullo stato dell’arte in merito alla complessa vicenda del dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo.
Il Coordinamento attraverso una nota (inviata all’Assessore regionale Territorio ed Ambiente, al Commissario straordinario per la Mitigazione Dissesto Idrogeologico Regione Siciliana, al Sindaco della Città di Mazara del Vallo e per conoscenza al Ministro dell’Ambiente, all’Assessore regionale all’Agricoltura e Pesca ed al Prefetto di Trapani) ha invitato le Autorità, ciascuno per le proprie competenze, a svolgere in tempi rapidi le attività concordate nel corso della recente riunione del 2 marzo presso il Ministero dell’Ambiente dove si era preso atto del “congelamento “del parere fornito il 24 novembre scorso dall’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, a firma della di Rosaria Barresi, e della volontà di pervenire in tempi rapidi ad una definizione dell’annosa questione.
In quella riunione il Commissario Straordinario per la mitigazione del Dissesto Idrogeologico Regione Sicilia aveva assunto l’impegno di trasmettere immediatamente lo studio di Incidenza Ambientale al Comune di Mazara del Vallo. Il Comune di Mazara del Vallo aveva assunto sia l’impegno di riformulare in tempi stretti all’ISPRA la richiesta sullo stato dell’arte circa la “Colmata B” che quello di fornire un parere sul suddetto studio di incidenza ambientale.
Poiché ad oggi non risulta che siano state compiute le suddette attività, permanendo lo stato di agitazione già proclamato da alcune settimane dal Coordinamento Territoriale Filiera Ittica Mazara (composto dai rappresentanti di Confederazione Imprese Pesca-Federpesca, Distretto della Pesca e Crescita Blu, Co.Ge.P.a. Mazara, Federazione Imprese Pesca Mediterranea-Coldiretti, Fiume Mazaro-UNCI Pesca, O.P. Il Gambero e la Triglia del Canale, FAI-CISL, FLAI-CGIL, UILA-UIL), si avvertono le stesse Autorità che qualora entro una settimana non fossero compiuti passi concreti per la definizione della questione, il Coordinamento, di concerto al “Comitato Pro Pulizia Porto Canale”, promuoverà iniziative, anche clamorose, finalizzate a riaffermare la dignità di tutti gli armatori, pescatori ed operatori marittimi e portuali che subiscono da anni una insopportabile ingiustizia: la privazione della fonte principale di vita per loro e le loro famiglie, cioè l’uso del porto di Mazara, che ha contribuito al prosciugamento economico e sociale dell’intera Città.