13,30 - Riccardo Orioles, giornalista da sempre impegnato in battaglie antimafia, ha ottenuto i benefici della legge Bacchelli. Lo rende noto il vicepresidente della Commissione Antimafia, Claudio Fava, sul suo profilo Facebook. "Oggi, 21 marzo, giornata della memoria: che per una volta non è solo esercizio della memoria ma si fa cronaca e storia. Per la prima volta una vita spesa per scrivere sulle mafie e sui suoi innominabili amici è considerata titolo di merito civile, non di solitario accanimento", scrive. La FNSI "Il riconoscimento dei benefici della legge Bacchelli a Riccardo Orioles, lo storico collaboratore di Pippo Fava, è un riconoscimento alla sua biografica e a una generazione di cronisti che ha contrastato con la penna e con la passione civile mafie, malaffare e corruzione". Lo affermano, in una nota, il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, il segretario generale e il segretario aggiunto, Raffaele Lorusso e Carlo Parisi, e il delegato ai progetti per la legalità del sindacato dei giornalisti, Michele Albanese. "Un grazie a chi ha voluto, promosso e firmato la petizione popolare, ai presidenti delle Camere che l'hanno sostenuta e al presidente del Consiglio che ha dato il via libera conclusivo e decisivo" conclude la nota.
07,00 - Solo pochi giorni fa la data del 21 marzo è stata istituzionalizzata quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno, in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, e proprio oggi si celebra a Trapani la sua XXII edizione. Un momento per rinnovare, in nome di quelle persone che tragicamente hanno perso la loro vita, l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata.
Quest’anno Trapani è stata designata quale sede regionale della manifestazione organizzata da Libera e patrocinata dai Comuni di Trapani, Erice e Valderice. Contemporaneamente si terrà la manifestazione nazionale a Locri - con la presenza di Don Luigi Ciotti -, e in altri 4000 luoghi in tutta Italia. Il tema della giornata, "Luoghi di speranza e testimoni di bellezza", richiama proprio l'importanza di saldare la cura dell'ambiente e dei territori con l'impegno per la dignità e la libertà delle persone.
Programma Manifestazione a Trapani
La manifestazione avrà inizio in piazza Iolanda alle 8:00 con il raduno dei partecipanti, sono attesi circa diecimila studenti provenienti da tutta la Sicilia; la partenza del corteo è prevista alle 8:30 da corso Vittorio Emanuele (Curia Vescovile) e arrivo previsto in piazza Vittorio Veneto alle 11.00, dove avrà luogo la lettura di tutti i nomi delle vittime innocenti delle mafie, dalla fine dell’800 ad oggi ed il collegamento con Don Luigi Ciotti da Locri. A seguire, i familiari presenti delle vittime di mafia saranno accolti per un momento di ristoro nei saloni di rappresentanza della Prefettura, unitamente alle Autorità intervenute, anche a testimonianza della vicinanza delle Istituzioni.
In occasione della XXII Giornata della Memoria e dell'Impegno, il sindaco Vito Damiano ha emesso una ordinanza sindacale al fine di garantire la massima sicurezza durante lo svolgimento della manifestazione, adottando, fra le altre misure, anche quella del divieto di vendere per asporto o consumo sul posto o cedere a terzi, a qualsiasi titolo, bevande alcoliche in qualsiasi contenitore nonché bevande di altra specie in contenitori in vetro facendo divieto: ai titolari e gestori di attività artigianali,commerciali, di ristorazione, bar, fast food ed in genere altre attività simili o assimilabili, in sede fissa o su suolo pubblico o ambulanti itineranti, ricompresi nelle strade di transito del corteo e, precisamente RADUNO in Piazza Gen. SCIO ore 8,00 testa del Corteo Corso V. Emanuele – Via Torrearsa – Piazzetta Saturno - Via S. Agostino - Corso Italia – via XXX Gennaio – via Osorio – via Spalti – Viale Regina Margherita – ARRIVO- ore 11,00 a Piazza Vittorio Veneto nelle due ore antecedenti il passaggio del corteo e fino ad avvenuto passaggio dello stesso, di vendere per asporto o consumo sul posto o cedere a terzi, a qualsiasi titolo, bevande alcoliche in qualsiasi contenitore nonché bevande di altra specie in contenitori in vetro.
Intervento di Mattarella a Locri
Ieri a Locri, dove ha partecipato anche il presidente Sergio Mattarella purtroppo si sono registrati insulti, offese, in puro stile mafioso. Scritte offensive sono comparse in tre diversi punti della cittadina. "Più lavoro meno sbirri", "don Ciotti sbirro", i messaggi di odio lasciati sui muri dell'arcivescovado, dove in questi giorni è ospite don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione Libera. Un'altra, "Don Ciotti sbirro siete tutti sbirri", è apparsa invece vicino alla scuola "Maresca". La terza sul muro dell'immobile del Comune dove ha sede il locale Centro di aggregazione giovanile, con un attacco anche al primo cittadino, Giovanni Calabrese. "Don Ciotti sbirro e più sbirro il sindaco".
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Locri per incontrare i familiari delle vittime delle mafie ha lanciato un monito forte per la lotta alla criminalità organizzata. "I mafiosi, dice senza mezzi termini, "non hanno onore" e benché l'Italia abbia fatto passi avanti nel contrasto, "é necessario non fermarsi e prosciugare le paludi dell'inefficienza, dell'arbitrio, del clientelismo, del favoritismo, della corruzione, della mancanza di Stato, che sono l'ambiente naturale in cui le mafie vivono e prosperano. La lotta alle mafie riguarda tutti, nessuno può pensare di chiamarsene fuori. Lottare contro la mafia - aggiunge - non è soltanto una stringente e doverosa esigenza morale e civile. E' anche una necessità per tutti". E' una necessità per la società e lo è per lo Stato, "che deve tutelare i diritti dei suoi cittadini e deve veder rispettate ovunque, senza zone franche, legalità e giustizia".
COS'È IL 21 MARZO
Ogni 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, perché in quel giorno di risveglio della natura si rinnovi la primavera della verità e della giustizia sociale. Dal 1996, ogni anno in una città diversa, viene letto un elenco di circa novecento nomi di vittime innocenti. Ci sono vedove, figli senza padri, madri e fratelli. Ci sono i parenti delle vittime conosciute, quelle il cui nome richiama subito un'emozione forte. E ci sono i familiari delle vittime il cui nome dice poco o nulla. Per questo motivo è un dovere civile ricordarli tutti. Per ricordarci sempre che a quei nomi e alle loro famiglie dobbiamo la dignità dell'Italia intera.