“Ho già dato mandato all’Ufficio legale del Comune di inviare una formale diffida all’operatore turistico perché tolga dal sito il ‘mafia tour’ e domani informerò la Procura perché siano valutati eventuali profili di responsabilità penale. Chiederò l’intervento dei magistrati per oscurare il sito”. A dirlo è il sindaco di Trapani, Vito Damiano, che si dice “indignato” davanti alla proposta del tour operator Easy Trapani, che invita i propri clienti a immergersi nel “mondo affascinante della mafia siciliana in questo tour speciale guidato”.
“E’ una follia e un’offesa per la città e per l’intera Sicilia” aggiunge Damiano. Mentre Addiopizzo parla di "offesa alle centinaia di vittime di Cosa Nostra e ai loro familiari" (ma Addiopizzo organizza un'attività simile, con Addiopizzo Travel), le accuse sono respinte dal titolare del tour operator che invita il sindaco di Trapani "a fare il 'mafia tour' prima di emettere un giudizio".
"Immergetevi nel mondo affascinante della mafia siciliana in questo tour guidato" è la proposta del tour operator Easy Trapani, promossa anche con un video con una sparatoria. Il tour guidato da Gianni Grillo porta i turisti "in alcuni dei luoghi più interessanti e famosi legati alla storia della mafia siciliana". "Il nome potrebbe trarre in inganno - spiega Grillo - ma abbiamo esigenza di sintesi. Il tour è frequentato soprattutto da stranieri. Sarebbe difficile fargli capire di che si tratta utilizzando una perifrasi. In realtà il nostro è un tour "culturalizzante" sul fenomeno della mafia. Vogliamo abbattere certi stereotipi. Quasi tutti i partecipanti, infatti, hanno della mafia una visione romantica dovuta al film "Il padrino". Per fare capire ai turisti cosa è la mafia, Grillo li porta al museo antimafia Cidma di Corleone."Lì cominciano a capire - aggiunge - quante differenze ci sono tra la loro concezione e la realtà. Parlare di mafia è ancora un tabù".
FERRARO. Irrisa e offesa sui social Elena Ferraro, l’imprenditrice minacciata dalla mafia, dopo l’intervista rilasciata ieri all’Adnkronos in cui, commentando la decisione della Prefettura di Trapani di effettuare delle verifiche al Comune di Castelvetrano per eventuali infiltrazioni mafiose, aveva detto: “L’insediamento della Commissione prefettizia al comune di Castelvetrano rappresenta, a mio avviso, una grande opportunità per i cittadini, perché verrà passato al vaglio l’operato di questa amministrazione e, qualunque sarà l’esito, di certo sarà foriero di numerose risposte”.
Elena Ferraro è stata bersaglio di numerosi post critici e offensivi. C’è chi la paragona allo scrittore Roberto Saviano, come Alessandro che scrive: “Io ho come l’impressione di avere a che fare con un altro Saviano di turno. E’ tutta una farsa vergognosa. In questa città l’unica piaga incurabile è l’invidia. Sappiamo bene tutti che dove c’è commissariamento c’è distruzione, ma pur di ostentare la nostra bigotta onestà, siamo disposti a fare regredire la nostra città nel nome di una onestà inesistente”. Castelvetrano è la patria del boss latitante Matteo Messina Denaro.
“È innegabile e lapalissiano che la città è contaminata dal sistema mafioso – aveva detti ieri Ferraro – ma è altresì evidente che la stragrande maggioranza della popolazione è composta da persone oneste che lottano ogni giorno per il riscatto della dignità personale e sociale. Il compito della commissione sarà quello di vagliare l’operato dell’amministrazione al fine di evidenziare ed isolare eventuali responsabilità. Io ho incondizionata fiducia nella prefettura di Trapani e augurando un buon lavoro ai commissari rimango in attesa di conoscere l’esito della indagine”.