Torna in libertà Paolo Genco, il re della formazione in Sicilia finito coinvolto in una maxi inchiesta della Guardia di Finanza sull'utilizzo illecito dei fondi destinati alla Formazione professionale. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani ha accolto la richiesta dell'avvocato Massimo Motisi perché sono venute meno le esigenze cautelari.
La truffa contestata dalla Procura di Trapani riguarda i 53 milioni di euro che l'Anfe ha ottenuto dalla Regione siciliana e dall'Unione europea tra il 2010 e il 2013. L'indagine del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Trapani ha bloccato 41 beni immobili finiti sotto sequestro.
Secondo l'accusa, Genco avrebbe sfruttato fatture false per dimostrare di avere affrontato spese mai sostenute. Ad emettere i documenti contabili sarebbe stato un imprenditore compiacente. Ottenuti i rimborsi Genco avrebbe speso i soldi per fini privati e cioè per comprare gli immobili ora finiti sotto sequestro e intestati in parte a una società immobiliare.