I problemi legati al mancato avvio dei lavori di escavazione del porto canale di Mazara sono stati affrontati dal settore tecnico comunale, nel corso di una riunione tra l’Amministrazione Comunale e l’ingegnere Giovanni Rizzari, autore dello studio idrogeologico-idraulico del porto canale, che è stato realizzato su incarico dell’ing. Calogero Foti, Commissario delegato contro il dissesto idrogeologico della Regione Siciliana.
Alla riunione, alla quale hanno preso parte per l’Amministrazione il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Silvano Bonanno, il dirigente del settore tecnico Stefano Bonaiuto ed il funzionario tecnico Alberto Ditta, sono stati affrontati con Rizzari i temi relativi alla richiesta di valutazione di incidenza ambientale notificata al Comune nei giorni scorsi da parte del Commissario regionale ing. Calogero Foti. Su richiesta della Regione, il Comune è chiamato ad esprimere entro 60 giorni un parere alla valutazione di incidenza ambientale formulata dalla Regione.
Per accelerare al massimo l’iter e poiché l’ing. Rizzari è già intervenuto nel procedimento con lo studio idrogeologico-idraulico, è intendimento dell’Amministrazione chiedere la collaborazione dello stesso stimato professionista per la valutazione dell’incidenza ambientale.
“Da anni – ha detto il vice sindaco Bonanno – chiediamo insieme a tutti gli operatori del settore ed all’intera cittadinanza che il nostro porto sia ripulito e che vengano ripristinati i fondali. Lo stesso ingegnere Foti – sottolinea Bonanno - ritiene l’intervento del ripristino dei fondali del porto canale: indifferibile, di pubblica incolumità e di salvaguardia della pubblica e privata incolumità. Ma nonostante ciò, quando tutto sembrava procedere finalmente verso l’avvio dei lavori, dopo l’espletamento della gara d’appalto, è arrivato lo stop, speriamo momentaneo, allo smaltimento dei fanghi in colmata. La Regione ci ha inviato in settimana uno studio di incidenza ambientale sul quale veniamo chiamati, come Comune, ad esprimere una valutazione e adempieremo a questa richiesta anche con la collaborazione di Rizzari. Speriamo che questo dell’incidenza ambientale sia l’ultimo ostacolo burocratico. Mazara ha bisogno di un porto navigabile ed efficiente!”.