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27/03/2017 00:00:00

Legambiente difende il Piano Paesaggistico di Trapani e dice: "Non sanno di cosa parlano"

“Sul piano paesistico di Trapani 2 e 3 si è purtroppo aperta la campagna elettorale, che coinvolge tutti i partiti perfino, inaspettatamente, anche i grillini”. Lo dichiara Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia, che continua: “La stragrande maggioranza di chi sta prendendo posizione contro, non sa neppure di cosa si stia parlando e si propongono possibili atti totalmente illegittimi e fuori legge, come la sospensione delle norme di attuazione e di salvaguardia.

Questi signori continuano a non voler rendersi conto che il paesaggio, la natura, i beni culturali in Sicilia bisogna difenderli e solo partendo dalla tutela si può ragionare e lavorare per la loro valorizzazione. Se hanno seri argomenti, presentino, così come previsto, delle osservazioni che saranno valutate. Altrimenti, la smettano perché non si raccattano voti sul patrimonio e sulla ricchezza di tutti i siciliani”.

“Falsa la circostanza – aggiunge Letizia Pipitone, presidente del circolo di Legambiente Marsala Petrosino – che il piano impedirà lo sviluppo economico dei territori interessati. Anzi, ha restituito alla collettività i veri confini della riserva dello Stagnone che un decreto scellerato dell’on Bartolo Pellegrino ridusse alla sola laguna e le isole, e con ciò consentendo scempi edilizi di ogni sorta nella fascia costiera. Oggi nuovamente la laguna fa gola agli speculatori edilizi che hanno visto nella pratica del Kitesurf l’occasione ghiotta di arricchimento ai danni di uno dei posti più belli e suggestivi di Sicilia.

Noi pensiamo che siano proprio gli interessi di chi vuole mettere le mani sullo Stagnone le vere ragioni del coro unanime di no al piano paesaggistico. Cogliamo l’occasione, infine, per chiedere al Sindaco di Marsala di revocare immediatamente le autorizzazioni concesse agli stabilimenti balneari nell’area Stagnone che erano già fortemente sospette di illegittimità in relazione alle norme che disciplinano la riserva, e oggi lo sono senza ombra di dubbio ai sensi delle norme del piano paesaggistico”.