La rete ospedaliera della Regione Sicilia è stata approvata ieri dal Ministero della Salute.
L’assessore regionale alla sanità, Baldo Gucciardi, parla di svolta culturale e di ospedali complementari l’uno all’altro, non ha preclusioni l’assessore, che ascolterà sindaci ed enti locali una volta che la rete sarà approvata definitivamente per poterla eventualmente migliorare.
I posti letto con la nuova rete ospedaliera aumenteranno dagli attuali 16.378 a 18.051, aumentando anche i posti letto per le malattie infettive. I posti letto saranno ripartiti 13.044 in struttura pubblica e 5.007 in struttura privata, vengono cancellate 215 unità operative complesse con i loro relativi primari.
Secondo la nuova rete ospedaliera gli ospedali saranno suddivisi in hub, strutture di secondo livello altamente specializzate; in spoke, grossi ospedali che dispongono di area pronto soccorso di primo livello e con funzioni di rianimazione e di degenza; presidi di base che mantengono almeno 4 unità operative; in ospedali in zone disagiate che mantengono la struttura di base per prestare i primi soccorsi.
Vediamo nel dettaglio in posti letto e i reparti degli ospedali della provincia di Trapani.
A Marsala scompare la Chirurgia vascolare, l’ Otorinolaringoiatria e viene conservata una unità operativa complessa di Chirurgia generale, viene inserita l’unità complessa di Oncologia e di Astanteria con 4 posti; sono state istituite le unità operative semplici di coronarica e di Neonatologia con 2 posti, di Neurologia con 2 posti, Lungodegenza con 24 posti, Riabilitazione con 14 posti.
Oculistica passa da unità complessa a unità semplice così anche la Pneumologia.
A Trapani i posti al reparto di Cardiologia e di Chirurgia Generale sono 6, 15 quelli di Psichiatria, 16 in Terapia Intensiva; la Chirurgia Pediatrica e la Neonatologia diventano unità operative semplici e la Neonatologia perde 4 posti letto; nascono altre unità complesse che sono quella di Chirurgia Plastica, Neurochirurgia, Chirurgia Vascolare, Gastroenterologia, Terapia Intensiva neonatale, Astanteria.
Nascono anche le unità operative complesse di Chirurgia Toracica, Lungodegenza, Neuroriabilitazione e Medicina Nucleare.
A Salemi la Chirurgia Generale da unità complessa si trasforma in unità semplice e perde 6 posti letto, nascono le unità complesse di Geriatria e di Oncologia, Lungodegenza, Riabilitazione; si istituiscono anche le unità operative semplici di Laboratorio di Analisi e di Radiologia; infine anche l’unità operativa complessa di Medicina Generale diventa unità semplice.
Castelvetrano perde la Chirurgia Plastica, arrivano, però, le unità operative semplici di Ematologia, Lungodegenza, Neonatologia; istituite le unità complesse di Geriatria e di Oncologia; Medicina Generale e Oculistica diventano unità semplici; tolte poi una delle due unità complesse di Cardiologia e di Ostetricia.
A Mazara arrivano le unità operative complesse di Cardiologia, di Medicina Generale, di Chirurgia Generale, Oncologia, Neurologia, Ostetricia, Ortopedia; le unità operative semplici riguardano oculistica, Neonatologia, Psichiatria, Lungodegenza, Coronarica e Riabilitazione.
Ad Alcamo sono state istituite le unità semplici di Cardiologia e quella complessa di Ortopedia, sono stati poi tagliati i posti in Medicina Generale che scendono a 6 posti letto e 10 in più in Lungodegenza.
A Pantelleria le unità semplici saranno quelle di Neonatologia e di Chirurgia Generale, mentre arriva l’unità complessa di Astanteria.
La fase conclusiva della rete ospedaliera prevede una serie di concorsi per gli ospedali siciliani, criticità arrivano però dal mondo politico, i dubbi riguardano le risorse a cui attingere per poter fronteggiare poi le nuove assunzioni.
Così ad esempio Giulia Di Vita, deputata siciliana alla Camera dei Deputati, ha interrogato il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, chiedendo delucidazioni circa le assunzioni di personale attraverso i concorsi e il perdurante deficit di alcune ASP.
E’ lo stesso assessore regionale alla sanità, Baldo Gucciardi, che è intervenuto sostenendo che saranno rispettati i tetti di spesa del settore, circa 2 miliardi di euro.
“Ora che è arrivato anche il via libera del ministero della Salute, la nuova Rete ospedaliera siciliana è una realtà”. Lo dice Antonella Milazzo, parlamentare regionale del PD. “Con la ‘promozione’ da parte del Ministero inizia il tanto atteso rinnovamento della sanità siciliana – prosegue Milazzo – che porterà nuovi e più efficienti servizi e una riorganizzazione del personale. E’ doveroso riconoscerei i meriti dell’assessore Baldo Gucciardi che ha portato avanti un lavoro di ascolto e sintesi grazie al quale la sanità siciliana può compiere uno straordinario passo in avanti”.
Nel frattempo pare non manchino le criticità da parte dei pazienti che lamentano carenze al reparto di Oncologia del Sant’Antonio Abate di Trapani.
Scrive l’associazione CODICI – Centro per i Diritti dei Cittadini: "Con la chiusura del reparto di oncologia della Villa dei Gerani, si è registrato un imprevisto incremento di pazienti che di conseguenza si sono riversati nel medesimo reparto del Sant'Antonio". Una situazione dovuta a lunghe file di attesa, senza alcuna privacy e senza un servizio di front office di cui necessitano gli utenti.
“Una situazione negativa che ormai seguiamo da diversi mesi e che non fa altro che scoraggiare quegli utenti che si apprestano ad intraprendere la strada della chemioterapia”, commenta Rocco Sgro dell'associazione CODICI Trapani.
Pertanto, diversi pazienti hanno deciso di far emergere tutte le criticità di tale reparto e hanno trasmesso una nota di protesta all'ASP di Trapani,e ai Sindaci di Trapani ed Erice.
"Non possiamo non accogliere il grido di protesta di questi cittadini, molti provenienti dalla provincia e soprattutto non possiamo stare a guardare" commenta l'Avv. Vincenzo Maltese, referente per CODICI Trapani. Imbarazzante che uomini e donne, per come mi è stato riferito personalmente dalla rappresentante del Comitato, signora Laura Messina, siano costretti a condividere la stessa sala d'attesa (anche per coloro quindi che devono fare dei preliminari controlli) gli stessi servizi igienici e la stessa sala per la chemio.
"Ecco perchè chiediamo immediatamente che l'ASP convochi un tavolo tecnico alla presenza dei rappresentanti del comitato di pazienti oncologici, ad un rappresentante della nostra associazione di consumatori e utenti e alla presenza del Sindaco del Comune di Erice" conclude l'Avv. Maltese.
CASTELVETRANO. Parte il nuovo servizio di ecografia morfologica nel presidio sanitario di Castelvetrano.
E’ stato infatti attivato presso l’unità operativa di ostetricia ex Mazara del Vallo, ubicata al momento nel nosocomio belicino, e diretta da Claudio Germilli, lo screening ecografico morfologico del secondo trimestre.
L’esame verrà effettuato dal ginecologo Agostino Bono con l’ecografo di ultima generazione GE Voluson E8, che ha applicazioni avanzate, eccellente qualità delle immagini e con percezione della profondità aumentata.
L’ecografia del secondo trimestre (nota anche come ecografia morfologica) è la seconda delle tre ecografie eseguite nel corso di una gravidanza normale e che fanno parte della cosiddetta diagnosi prenatale non invasiva. Viene considerata la più importante delle tre, in quanto finalizzata sia a un’accurata valutazione dell’anatomia fetale che alla ricerca di eventuali malformazioni.
L’ecografia morfologica risulta essere un esame di screening sostanzialmente privo di rischi, tanto per la madre quanto per il piccolo: infatti non è associata ad emissione di radiazioni, risultando così agevolmente ripetibile al bisogno per ulteriori controlli.
L’ambulatorio dell’ospedale effettuerà l’esame ogni lunedì mattina, con prenotazione direttamente in reparto telefonando allo 0924 930209.