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07/04/2017 16:00:00

Ragazzi di Gibellina allo stadio a vedere la Nazionale. Ecco com'è andata

 È stata proprio una “notte magica”, una di quelle che non si dimenticano con facilità, di quelle che ti accompagnano a lungo nei ricordi di quando eri bambino. Venerdì scorso, accompagnati dei volontari della locale Caritas, un gruppetto di ragazzi di Gibellina, assieme agli allievi dell'associazione sportiva dilettantistica di Gibellina Calcio, ha assistito emozionatissimi a Italia-Albania, gara di qualificazione ai prossimi Mondiali di Calcio 2018.

È stata una emozione continua: sin dalla partenza da Gibellina, i ragazzini hanno continuato a fantasticare «voglio l’autografo di Insigne», «io una foto con Barzagli e Bonucci», «se segna Insigne faccio la foto e la faccio vedere a Papà».

Per Alessio, Esmeralda, Valentino e gli altri deve essere stato il classico “sogno che si avvera”: abituati a tirare calci a un pallone recuperato fortunosamente dal locale campo sportivo, tutto d’un colpo, si sono ritrovati al cospetto di De Rossi e Candreva, Belotti e De Sciglio, Donnarumma e Verratti.

Per molti di loro è stata la prima volta in un grande stadio e, probabilmente, la prima volta in una grande città come Palermo. Già all’ingresso dello stadio Barbera, infatti, un’ora prima del fischio di inizio di Italia-Albania, avevano lo sguardo frastornato di chi non ha mai visto così tanta gente, di chi non avrebbe mai immaginato di ammirare da vicino i campioni delle figurine Panini!

E i loro occhi vispi erano pieni di emozione quando il sogno è diventato realtà: il rigore di De Rossi ha dato il via al grido che tutti tifosi non vedono l’ora di liberare «Gooaal!» .

E quando Ciro Immobile, nel secondo tempo, di testa, ha depositato in porta il gol del 2-0, non avevano più voce avendo cantato tutto il tempo a squarciagola: «Forza Azzurri».

Il progetto “La Nazionale è di tutti” nasce dalla fruttuosa e sempre più solida collaborazione tra la Società di Calcio A.S.D. Gibellina e la locale Caritas: «vogliamo portare avanti iniziative che accorcino le distanza tra i “nostri” ragazzi e la cosiddetta società civile e, allo stesso tempo, garantire ai nostri assistiti momenti di gioia e spensieratezza». A sottolineare le linee guida dell’iniziativa è Calogero De Simone, attivista Caritas, che ha ideato e condotto l’iniziativa assieme a diversi volontari delle due realtà gibellinesi. «Vogliamo dimostrare che la “normalità” si costruisce ogni giorno, condividendo momenti intensi di vita e, perché no, di sport ad alti livelli».

Antonella Ienna, responsabile della Caritas parrocchiale di Gibellina, chiarisce: «tra una degustazione dell'inimitabile streetfood palermitano e un colorito coro in dialetto, siamo sempre più convinti che momenti di vita come questi non possono che creare uomini sani, equilibrati e meno emarginati».

Di ritorno da Palermo, addormentati sul sedile posteriore delle auto, i ragazzini della Caritas di Gibellina erano sfiniti per le intense emozioni vissute ma le loro mani sempre ben strette attorno alla sciarpetta con i colori del sogno, quello della Nazionale Italiana di calcio.