Sarà aperta fino al 20 agosto 2017 la mostra/vetrina per Pantelleria e il “Mare Nostrum” che si sta svolgendo a Copenaghen in Danimarca. Una mostra divisa in sette sezioni, che mette insieme reperti e pannelli descrittivi relativi alla storia della Sicilia attraverso i suoi reperti subacquei che illustrano le ultime scoperte della Soprintendenza del Mare, e anche quelle più antiche dei primordi dell’archeologia subacquea siciliana (Frost, Kaptain, etc.) con filmati storici, video-installazioni, ricostruzioni virtuali dei siti e relitti. La realizzazione dell’esposizione è stata possibile grazie alla collaborazione della Soprintendenza del Mare e il supporto della “The Consul George Jorck and wife Emma Jorck Foundation”.
La mostra al Ny Carlsberg è stata introdotta da Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare introducendo i molti dei reperti provenienti dalle campagne di scavi nel mare di Pantelleria, a Gadir, a Cala Tramontana, dove sono state trovate tra l’altro più di 4.000 monete di bronzo, a Scauri dove è stata trovata una nave affondata nel IV secolo dopo Cristo, carioca di pentole che venivano fabbricate a Pantelleria.
“Il “mare nostrum” – ha detto Tusa - nell’antichità era un luogo importantissimo di confluenza e di diffusione di merci, saperi e culture nell'ambito dei vari sistemi mercantili che resero ricchi i minoici, i micenei, i fenici, i greci ed i romani. Ha anche custodito attraverso i secoli tantissime testimonianze di questa ricchezza che sono venute alla luce negli ultimi anni, grazie al lavoro degli archeologi subacquei”.
«L’esposizione – conclude Tusa - è dedicata alle testimonianze storico-archeologiche subacquee provenienti dai fondali siciliani dalla preistoria fino alle epoche più recenti con il proposito di promuovere e valorizzare il patrimonio storico archeologico subacqueo recuperato in Sicilia». La mostra che ripercorre 2500 anni di storia della Sicilia fino al XX secolo, è stata già ospitata ad Amsterdam, Oxford e Palermo.