Le eritrine di Trapani non andavano abbattute. Lo dicono gli agronomi. Bisogna invece approfondire la verifica di stabilità degli alberi da abbattere e, soprattutto, a prolungare la sospensione dei lavori fino a quando non sarà stata effettuata la reale verifica della stabilità. Questa è la richiesta che l’ordine dei dottori agronomi e forestali ha avanzato al Comune in merito proprio all’abbattimento delle eritrine ritenute «estremamente pericolose» per l’incolumità dei cittadini.
A formalizzare la proposta è Peppe Pellegrino, presidente provinciale degli agronomi e forestali dopo aver richiesto l’accesso agli atti al Comune «al fine di verificare eventuale valutazione degli interventi alternativi all’abbattimento» spiega Pellegrino. Il quale, poi, evidenzia come abbia «preso atto con piacere che il dirigente del VII settore, alla luce delle segnalazioni di smarrimento pervenuti da più parti, ha comunicato la sospensione dei lavori di abbattimento delle Eritrine per quindici giorni».
«Dall’esame della documentazione è emerso in primo luogo difformità di esecuzione del lavoro di indagine da parte delle due ditte - afferma ancora Pellegrino -. Le piante indagate dalla prima ditta ed ascritte in classe di propensione al cedimento D, catagolata come estrema, quindi da abbattere, sono avvalorati dall'esito delle misurazioni eseguiti in numero opportuno sia al colletto che al fusto ed al castello. Le piante indagate, invece, dalla seconda ditta ed ascritte alla classe D sono 30, tutte collocate in viale Duca D'Aosta e, così come comunicato al Comune tramite Pec, meritano un supplemento di indagine». Per Pellegrino, quindi, «in definitiva, gli interventi di abbattimento prescritti dalla seconda ditta non sono assolutamente attendibili - prosegue il presidente provinciale dell’ordine degli agronomi e dei forestali -. L'analisi delle piante in esame deve tenere conto delle drastiche potature eseguite sulle piante, che riducono notevolmente la superficie epigeica e, di conseguenza, le sollecitazione al colletto ed al castello. Anche se abbiamo seguito con attenzione che il Comune di Trapani, in questi anni ha proceduto alla valutazione di stabilità delle piante, rivolgendosi a professionisti qualificati ed è stato dato incarico con evidenza pubblica a professionisti qualificati per la direzione dei lavori di potatura, non possiamo che arrivare alle seguenti conclusioni: invitare ad una immediata ed approfondita verifica di stabilità di molte piante di Eritrine condannate da valutazione superficiale».
Quindi, infine, Pellegrino «invita a prolungare la sospensione dei lavori fino a quando non sarà stata effettuata la reale verifica di stabilità delle piante di Eritrine e, quindi, limitare l’abbattimento esclusivamente a quelle compromesse».